Alzheimer, evitabili quattro casi su dieci


È quello che emerge nel corso del XII mese mondiale Alzheimer, con un appello ai governi lanciato dalla Federazione Alzheimer Italia e da Alzheimer’s Disease International per contrastare i fattori di rischio. 

“L’Italia, aderendo nel 2017 al Piano di azione globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla risposta di salute pubblica alla demenza, si è impegnata a dare priorità alla riduzione del rischio. Un aspetto che non è sufficientemente considerato nel nostro Piano Nazionale Demenze, che, oltretutto, potrebbe a breve rimanere di nuovo senza fondi: lo stanziamento economico previsto con la legge di Bilancio del 2021 si esaurirà infatti nei prossimi mesi. Per questo chiediamo con forza al Governo di garantire nuovi fondi al Piano” dichiara la Presidente della Federazione italiana Katia Pinto.

“Investire nella riduzione del rischio è un punto chiave, in assenza di un trattamento o di una cura, per prevenire il maggior numero possibile di casi di demenza. Dobbiamo garantire che i cittadini in tutto il mondo siano consapevoli di quali sono le strategie attuabili, a tutte le età, e abbiano accesso alle informazioni, ai consigli e ai servizi di supporto necessari” aggiunge Paola Barbarino, Ceo di Alzheimer’s Disease International.

I principali sono inattività fisica, fumo, alcol, lesioni alla testa, pochi contatti sociali, obesità, ipertensione, diabete, depressione, disturbi uditivi, scarsi livelli di istruzione e inquinamento. 

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