Meloni visita Caivano. Ma è bufera per una chat di FdI

Il territoriosarà presto bonificato” e “presto vedrete i frutti. Le direttrici delle nostre azioni si basano sulla fermezza dello Stato contro la criminalità e la droga”. E forze dell’ordine, polizia e magistrati, “saranno sempre meno soli nella battaglia quotidiana contro la criminalità”.

Queste le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che quest’oggi si è recata insieme a una delegazione del governo a Caivano, alle porte di Napoli, luogo in cui nei giorni scorsi è avvenuto un duplice stupro ai danni di due minorenni.

Lo Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli e i minori sono i principali fra questi soggetti” ha detto la premier, spiegando che “uno Stato serio ed una politica coraggiosa devono mettere la faccia sulle cose difficili da risolvere, assumendosene la piena responsabilità. Non siamo qui solo per la pur doverosa condanna e solidarietà, siamo venuti a qui a dire che ci mettiamo la faccia” e “siamo qui per manifestare la solidarietà a vittime innocenti”.

Chi vive qui deve credere che ci possono essere alternative” ha aggiunto la premier, che nel corso della giornata ha incontrato anche don Maurizio Patriciello, che alla presidente del Consiglio ha “raccontato la difficile realtà del quartiere che è inserito nel contesto di Caivano, a sua volta inserito nella Terra dei fuochi”. Sottolineando l’importanza dell’incontro, don Patriciello ha aggiunto: “Noi abbiamo un desiderio grande di applaudire, ma se le promesse, come accaduto altre volte, non verranno mantenute sapremo anche fischiare”.

A margine della visita della presidente del Consiglio a Caivano, tuttavia, non sono mancate le polemiche. Non solo la premier è stata contestata da alcune persone del luogo, ma grande scalpore ha suscitato la pubblicazione, da parte del TgLa7, di alcuni messaggi inviati da un dirigente di Fratelli d’Italia. “Signori, giovedì mattina ci sarà il presidente Meloni a Caivano per il grave accaduto. L’appuntamento è per le 10 al Parco Verde presso la chiesa di S. Paolo Apostolo di Don Patriciello” si legge nella chat. “Dobbiamo mobilitarci per portare persone, ma non con simboli di partitoLe persone devono sembrare persone qualunque che accolgano Giorgia festanti anche per bilanciare eventuali contestatori (lì sarà pieno di redditi di cittadinanza). Diamo queste indicazioni e non pensiamo di fare il codazzo dei politici e i selfie per noi”. Nel messaggio, che inevitabilmente imbarazza e non poco la premier, il suo partito e il governo, si legge poi: “Ovviamente in questa forma di messaggio non dovete farlo circolare a livello di base, perché altrimenti arriva ai giornalisti e sembra che Meloni si fa organizzare la claque. Io ho scritto così a voi perché siete un livello apicale di dirigenza. Consiglio di fare la mobilitazione con chiamate dirette e organizzando macchine di fedelissimi e gente intelligente”.

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