Mattarella: “Virtù della democrazia è la pazienza”

Sono lieto di rendere omaggio a una delle piccole Patrie che arricchiscono l’identità del nostro Paese e alle comunità che le abitano. Ciascuna di esse essenziale per definirne i caratteri. Torre Pellice non è, certamente, un luogo remoto della Repubblica e non soltanto per il contributo dato alla causa della libertà e a quella dell’Europa. Tra i tanti aspetti, assume significato che da qui provengono le origini dello stemma della Repubblica Italiana, disegnato da Paolo Paschetto, nato a Torre Pellice, e qui morto sessanta anni fa”.

Queste le parole pronunciate quest’oggi dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quest’oggi in visita a Torre Pellice, nelle valli valdesi nei pressi di Torino, dove ha partecipato a un evento in memoria di Altiero Spinelli, in occasione della celebrazione degli ottant’anni dalla prima conferenza pubblica dedicata al Manifesto federalista europeo.

Alcide De Gasperi, ritenuto a ragione uno di Padri fondatori oltre che della nostra Repubblica anche del processo di integrazione europea, forte della sua esperienza di uomo di frontiera, osservava che ‘La principale virtù della democrazia è la pazienza’. Bisogna attendere alle cose con tenacia e vigilanza, con la coscienza che le cose debbano sempre maturarsi” ha detto il Capo dello Stato. “Un cantiere permanente, quello che caratterizza il percorso verso unaUnione sempre più strettatra i popoli europei, come recita il preambolo della Carta dei diritti fondamentale della Ue. Veniamo da una stagione che ha visto l’Unione fortemente sollecitata a saper proporre soluzioni politiche a questioni centrali per il futuro. Guardiamo per un momento alle crisi attraversate o in corso: la pandemia, la crisi finanziaria, la guerra. Si ritiene possibile affrontarle fuori dall’Unione Europea o con una Unione debole?” ha sottolineato Mattarella.

Il Presidente della Repubblica ha poi visitato Brandizzo, nel Torinese, teatro la scorsa notte di un tragico incidente in cui sono morti cinque operai sui binari, travolti da un treno. Mattarella ha deposto una corona di fiori davanti alla stazione del Paese. “Morire sul lavoro è un oltraggio al valore della convivenza” aveva detto il Capo dello Stato in apertura del suo discorso a Torre Pellice.

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