Clima, show negazionista di Salvini: “È luglio, fa caldo”

Il negazionismo sul clima produce alibi. Serve cultura”, lo aveva detto soli pochi giorni fa il governatore leghista del Veneto Luca Zaia, un messaggio che non sembra però essere arrivato al leader del suo partito e agli alleati di governo:

“Io adoro la montagna. E quando vai sull’Adamello e sul Tonale e vedi i ghiacciai che si ritirano anno dopo anno ti fermi a pensare, poi studi la storia e vedi che sono cicli. Il ghiaccio non arretra perché Capezzone sgasa con la sua Golf turbo”, così il ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, non ha voluto far mancare il proprio contributo alle posizioni al limite del negazionismo climatico di parte della maggioranza di governo. ​​

Nel suo intervento Salvini ha detto di aver studiato e di aver compreso che “non c’entra l’uomo, sono cicli“. 

D’inverno fa freddo, d’estate fa caldo…”, ha inoltre detto durante la festa estiva della Lega in Romagna riferendosi alle temperature storicamente da record registrate nel mese di luglio nel mondo. Affermazioni che dimostrano una mancanza di comprensione, involontaria o per scopi elettorali che sia, del problema del cambiamento climatico. Affermazioni, per di più, fatte in una regione che poco più di due mesi fa è stata colpita da un’alluvione che ha causato oltre 20mila sfollati e danni per 9 miliardi di euro.

Ma le affermazioni di Salvini non sono un caso isolato di negazionismo da parte della destra al governo. Arrivano, infatti, dopo quelle della premier Meloni – che riferendosi agli eventi estremi in Sicilia e Lombardia delle scorse settimane, ha parlato di “maltempo difficile” – e quelle del ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin che in un’intervista a SkyTg24 ha messo in dubbio l’origine antropica del cambiamento climatico e ha sottinteso che non ci sia un consenso scientifico sul tema.

13 thoughts on “Clima, show negazionista di Salvini: “È luglio, fa caldo”

  1. Che fosse pure un “ciclo”, magari possiamo fare qualcosa per rendere questo “ciclo” menò disastroso. Oltretutto quei “cicli” , forse a cui fa riferimento, sono cicli di ere glaciali di non , molto ma molto indietro, quando probabilmente non c’era manco l’uomo erectus 😊😊.
    Gli oceani sono composti da piccolissime gocce d’acqua, quindi “tutto” può influire sul clima, anche diminuire l’inquinamento influisce positivamente sull ambiente. Lo abbiamo visto nei mesi/anni del lockdown. Questo non significa che solo perché se eliminiamo ciò che inquina e di conseguenza eliminiamo certe comodità, allora non bisogna fare niente. Con criterio e con la giusta programmazione si può fare molto.

    1. Se pensiamo a quello che fa il nostro “vicino”, non faremo mai niente!!!! Ed è così che siamo arrivati a questo punto. E questo vale per tutte le cose anche le più semplici.

      Ci nascondiamo dietro “gli altri “ perché ci suda la fronte se muoviamo un dito.

  2. Piantare alberi 🌲, pulizia dei letti dei fiumi , meno costruzione è più recupero, meno plastica, meno gente cogliona che inquina con i rifiuti e con le bugie 🤥.

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