È polemica sull’abolizione del Reddito. E sulla Commissione

Da giorni infuria la polemica sul Reddito di cittadinanza. Venerdì scorso, infatti, quasi 170mila famiglie in tutta Italia hanno ricevuto un sms attraverso cui venivano informate della sospensione del Reddito, decisa con il ‘Decreto Lavoro’, che prevede l’abolizione del sussidio per i nuclei familiari in cui è presente un membro disoccupato ma non componenti disabili, minori e over 65.

L’annuncio, arrivato con un semplice messaggio sul telefono, ha generato un’ondata di proteste, con molte persone, soprattutto a Napoli e provincia, a telefonare oppure a recarsi direttamente alle sedi dell’Inps per chiedere informazioni. “Agli ex parlamentari ridanno il ricco vitalizio, ai poveri tagliano il Reddito” è stata la dura reazione del leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, secondo cui “Meloni ha voltato le spalle a chi soffre senza neanche metterci la faccia, con un sms”, e “poco importa al governo se queste persone stiano attraversando un momento di difficoltà dovuto alla mancanza di lavoro o se quei soldi servivano per integrare uno stipendio da fame”.

Alcuni esponenti della maggioranza si sono difesi sostenendo che l’abolizione del reddito era stata decisa da tempo e che le persone in difficoltà potranno rivolgersi ai Comuni. Anche il direttore dell’Inps di Napoli, Roberto Bafundi, davanti all’ondata di proteste, ha provato a stemperare gli animi, spiegando che “non abbandoniamo nessuno. Circa la metà di queste persone sono in una situazione di disagio sociale potranno rivolgersi ai servizi sociali e se inseriti in un progetto multidimensionale di recupero potranno avere ancora il sussidio. Gli altri dovranno andare ai centri per l’impiego e firmare il Patto di servizio personalizzato per essere avviati al lavoro”. Bafundi ha poi ricordato che, per gli ‘occupabili’, senon si trova un’occupazione partirà un percorso formativo e avranno diritto al sostegno alla formazione lavoro che vale 350 euro al mese per 12 mesi”. Tuttavia, alcuni esponenti dell’opposizione, come la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, hanno ricordato che l’esecutivo non ha stanziato fondi per i Comuni, che viceversa saranno chiamati a tamponare una potenziale bomba sociale, rispetto a cui ha ammonito anche Daniela Barbaresi, responsabile delle politiche sociali e sanità della Cgil: “Il governo sta scaricando l’onere sui Comuni, ma i Comuni non ce la fanno, non hanno risorse e non hanno personale” per permettere ai servizi sociali di prendere in carico le persone e comunicare la presa in carico all’Inps; inoltre, “mancano le procedure, le circolari e l’attivazione del supporto alla formazione, che non partirà comunque prima di settembre”, nonostante “centinaia di migliaia di persone dai prossimi giorni si ritroveranno senza sostegni”, a causa di una decisione frutto di unacultura punitiva verso chi è in condizioni di disagio”.

Il clima politico si è poi ulteriormente surriscaldato dopo che il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, ha annunciato l’intenzione di istituire una Commissione parlamentare di inchiesta sul lavoro svolto dall’ex presidente dell’Inps, Pasquale Tridico: “Il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia ritiene sempre più necessaria la costituzione di una commissione parlamentare di inchiesta, limitando la responsabilità a Tridico per non avere consapevolmente attivato i controlli, al fine di non far perdere consenso elettorale e personale ai suoi mandanti”. La proposta ha generato la durissima reazione delle opposizioni, in particolare di Giuseppe Conte, che ha parlato dibullismo istituzionale”, rincarando la dose: “Meloni è passata da promettere 1000 euro con un click a tutti a lasciare senza un euro 169mila famiglie con un sms dell’Inps. Invece di provare imbarazzo da Fratelli d’Italia attaccano Pasquale Tridicochiedendouna Commissione ad personam per punirlo per aver osato difendere il reddito di cittadinanza e aver criticato la ridicola card di Giorgia Meloni”, e “anziché pensare a risolvere il problema di 169mila famiglie disperateminaccianol’opposizione a colpi di Commissioni di inchiesta. Forti dei loro numeri. Sono reazioni gravi, che respingiamo fermamente. Non riusciranno a intimidirci”. Il leader pentastellato, alla stregua di altri esponenti dell’opposizione, ha poi ricordato le dure parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in un recente discorso aveva criticato l’eccesivo ricorso alle Commissioni parlamentari, ammonendo rispetto al fatto che “iniziative di inchieste con cui si intende sovrapporre attività del Parlamento ai giudizi della Magistratura si collocano al di fuori del recinto della Costituzione e non possono essere praticate”.

Non ho nulla da temere” ha respinto le accuse in un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’ l’ex presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. “Ho creato una direzione antifrode che non esisteva prima” ha spiegato, sottolineando che il Reddito di cittadinanza “è stata la misura più controllata di sempre” e che “i controlli preventivi e successivi hanno evitato mancati esborsi del reddito a circa 3 milioni di domande tra il 2019 e il 2022, per un valore di 11 miliardi di euro non pagati”. Per altro, è bene rilevare che, per legge, la maggior parte dei controlli non spettavano a Inps, ma ai Comuni. Nondimeno, Tridico ha poi ricordato che “i primi a perdere il sussidio sono quelli che lavorano, un brutto messaggio che diamo a chi si sta impegnando ma non guadagna abbastanza”, e che “le più penalizzate saranno le donne, che rappresentano il 53% dei percettori totali e sono la maggioranza di quelli che lo perderanno. Servirebbe un sistema flessibile, perché è uno strumento che segue l’andamento dell’economia”, mentre l’Assegno di inclusione, che “sarà destinato solo a disabili, anziani e minori”, risulta “illogico, perché esiste già un sussidio per disabili e anziani poveri, è l’assegno sociale, e per i minori c’è l’assegno unico. Così c’è una condanna dei poveri e non della povertà, una cosa che mi fa paura. E, nelle stesse ore in cui si toglie il reddito a 200mila persone, arriva la moratoria per il pagamento degli extraprofitti, consentendo dei condoni di fatto. È una politica di classe che contrasta con i principi di uguaglianza della nostra Costituzione”. Secondo Tridico siamo dinnanzi auna guerra ai poveri e non alla povertà”.

Mentre infuria la polemica politica, ancora stamattina si è tenuta una protesta davanti alla sede Inps di Napoli. E nonostante continui a difendere le proprie scelte, il governo sta pensando ad alcuni correttivi, con l’intenzione di disinnescare una potenziale bomba sociale, con migliaia di famiglie rimaste senza nulla. “Giorgia Meloni si sta rivelando una fredda burocrate a Palazzo Chigi, indifferente al carovita che impoverisce il ceto medio e alla disperazione delle persone più fragili. Cancella con spregiudicatezza sensibilità che appartenevano un tempo anche alla destra sociale” ha nuovamente attaccato questa mattina Giuseppe Conte, che in un’intervista a ‘La Repubblica’ ha parlato di “una guerra ideologica condotta sulla pelle dei più deboli, un disastro sociale, una vendetta contro il Movimento che però pagano gli italiani”.

5 thoughts on “È polemica sull’abolizione del Reddito. E sulla Commissione

  1. Tridico ha poi ricordato che “i primi a perdere il sussidio sono quelli che lavorano, un brutto messaggio che diamo a chi si sta impegnando ma non guadagna abbastanza” (cit. )
    vi rendete conto che non va bene una cosa ed il contrario della stessa?
    toglierlo a chi non lavora sarebbe stato un brutto messaggio lo stesso.
    Il reddito di cittadinanza era ed è sbagliato! Il reddito di cittadinanza ha senso tipo in un emirato, dove i preventi del petrolio assicurano benessere all’emiro ed a tutta la popolazione. Dare il reddito di cottadinanza ed aumentare le tasse è peggio che non dare nulla a nessuno e calare le tasse. più potere di acquisto e di investimento, anche di assunzione. Aumentare le tasse a tutti per mettere 2 spicci in tasca a chi ha bisogno non fa altro che illudere, creando un aumento dei prezzi sia per l’aumento delle tasse, sia per la disponibilità economica illusoria del popolo.
    Aumentiamo i tassi di interesse per diminuire la spesa e far calare i prezzi, poi noi italiani fingiamo che ci siano soldi per tutti. bravi!!!!
    aiutiamo le imprese, aiutiamo ed agevoliamo le assunzioni e vedrete che tutti avranno tornaconto

  2. E così vengono recuperati i soldi che servono per i parlamentari, che hanno votato per il ritorno alla pensione calcolata sul vitalizio e non sulla contribuzione. Poco importa se il popolo non ha più fori per stringere la cinghia.

  3. Il reddito di cittadinanza è stato un gran compravendita di voti per i 5 stalle che con quei voti sono andati al governo, come poi avevano promesso la restituzione di parte dei compensi parlamentari che non hanno mantenuto. Falsi da sempre ed è giusto che scompaiano.

Lascia un commento