Premio Strega, di cosa parla il libro vincitore di Ada d’Adamo

Ada d’Adamo è la vincitrice dell’edizione 2023 del Premio Strega: il libro autobiografico Come D’Aria (Elliot) ha conquistato la giuria con ben 185 voti. La proclamazione è avvenuta al Ninfeo di Villa Giulia a Roma. L’autrice esordiente è prematuramente scomparsa il primo aprile scorso, all’età di 55 anni, due giorni dopo essere entrata nella dozzina dello Strega.

Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi di una rara malattia congenita, il cui nome tecnico è oloprosencefalia: il corpo si è sviluppato conformemente all’età, ma a questa crescita non corrisponde uno sviluppo intellettivo, né l’acquisizione di una qualche autonomia. Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant’anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontare la loro storia. La figlia diventa donna mentre la madre sta morendo. Ma non può avvenire un passaggio di testimone, perché Daria non sarà in grado prendere il posto di Ada nel mondo.

Proposto da Elena Stancanelli al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione:
Come d’aria è un libro che fruga dentro il cuore del lettore. Serviva la lingua esatta e implacabile di questa scrittrice per riuscire a sostenere un sentimento tanto feroce. C’è tutta la rabbia e tutto l’amore del mondo nel racconto di questa danza che lega due donne. Avvinghiate l’una all’altra, in una assoluta e reciproca dipendenza. Daria, la figlia, che comunica soltanto attraverso il suo irresistibile sorriso, Ada, la madre, catapultata suo malgrado in questa storia d’amore. Era una ballerina, Ada. E il corpo, di entrambe, è il centro di questo memoir sfolgorante per intelligenza, coraggio e misericordia. In questo libro si entra con enorme facilità, ma da questo libro si esce cambiati.

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