Rovigo, prof aggredita e studenti promossi. La polemica

La fine dell’anno scolastico per una scuola di Rovigo è diventato un caso. Lo scorso 11 ottobre, alcuni studenti avevano sparato contro la propria insegnante con una pistola ad aria compressa, venendo denunciati. Alla fine dell’anno, tuttavia, i responsabili dell’accaduto sono stati promossi, con 9 in condotta.

La decisione ha lasciato attonita l’insegnante, già visibilmente provata dall’accaduto. “Da quel giorno ho sempre sentito disagio ad andare a scuola, io che ai ragazzi ho dedicato la vita” ha detto la professoressa, che ha sottolineato come “quel che mi ha delusa e indignata è che nessuno mi ha mai chiesto scusa. Se ci fossero stati un’ammissione di colpa, un sincero pentimento, un gesto umano di empatia sarebbe stato diverso. È l’indifferenza che ti distrugge”.

Non solo. Nei giorni scorsi l’istituto scolastico è stato anche oggetto della protesta di molti genitori di altri alunni della medesima scuola, i cui figli sono stati bocciati oppure hanno ricevuto una valutazione di condotta inferiore. “Perché mio figlio ha preso 8 in condotta e i ragazzi che hanno sparato alla docente hanno preso 9?” hanno chiesto.  

La vicenda è diventata anche un caso politico. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, dopo aver ordinato un’ispezione ministeriale, ha affermato che “interverremo anche sul voto di condotta”, in quanto “ci dovrà essere un ripensamento sul significato e sul ruolo, all’interno dell’anno scolastico, del voto di condotta”. Legalmente, però, il Ministero non ha alcun potere per intervenire con uno specifico provvedimento sulle votazioni che vengono decise dagli insegnanti. Infatti, come spiegato dalla segretaria nazionale della Federazione lavoratori della conoscenza-Cgil, Manuela Calza, “il ministro deve rispettare l’autonomia di insegnamento dei docenti e quindi anche le valutazioni che fanno agli studenti”. Inoltre, come da dettato costituzionale, aggiunge, “non ci possono essere disposizioni dall’alto del Ministero, perché è la scuola a dover valutare quali interventi possano essere utili in determinati casi”.

Nondimeno, secondo Calza è necessario riportare al centro il ruolo educativo dell’istituzione scolastica, fornendo nuovi strumenti alle scuole per creare un ambiente educativo, affrontando il disagio giovanile, facendo prevenzione e creando le condizioni per favorire il benessere all’interno delle mura scolastiche. “La linea del Ministero dell’Istruzione sta andando in direzione contraria a tutto questo” ha detto la segretaria Flc Cgil, secondo cui “permane il problema dell’affollamento delle classi, i tempi a scuola sono ridotti e l’attuale linea non dà abbastanza spazio agli aspetti educativi, formativi e relazionali che dovrebbero essere la parte fondamentale di un processo di apprendimento”. Per questo, prosegue, “per restituire dignità alla scuola e credibilità professionale a tutti i lavoratori del settore servono interventi specifici a monte, e non solo in risposta a episodi come quello che ha coinvolto Rovigo”.

3 thoughts on “Rovigo, prof aggredita e studenti promossi. La polemica

  1. E i genitori? Cosa ci sono a fare? Avrebbero dovuto loro fare in modo che gli studenti si scusassero con l’insegnante! Ma forse non c’è materia grigia sufficiente! Poi la scuola avrebbe dovuto penalizzarli in condotta. Questo comportamento dei docenti che hanno dato 9 in condotta creerà sicuramente un presupposto e altri faranno anche loro ciò che hanno fatto quegli studenti intanto non verranno puniti. Questo è proprio un bell’esempio. I genitori cosa hanno insegnato ai loro figli?????

  2. Saranno sicuramente i genitori impegnati a stare sui social network o avere 18 vite con 1000 relazioni la vita di oggi… Per carità la scuola deve punire? Appena c’è una punizione in questa società o siete fascisti e nazisti o chissà che cosa la punizione oggi è un atto illecito anche se meditata e bisogna secondo voi che l’insegnante abbia paura di andare a scuola? State formando una generazione di piccoli delinquenti abituati ad avere scene di violenza di sesso di nudo tutto facile tutto che male c’è tutta una moda il disastro di oggi e questa società giovanile incancrenita convinta che tutto sia un gioco è che non esistono regole

Lascia un commento