Scoperti neuroni contro anoressia e bulimia

La regione del cervello detta ipotalamo è la sede di attività di neuroni chiamati AgRP che ci permettono di sentire la fame. Da anni i ricercatori stanno studiando come poter gestire questi neuroni in modo da poter combattere i disturbi alimentari, magari attivandone o regolandone la funzione secondo le necessità dello specifico individuo.
Il loro funzionamento è pressoché semplice: gli AgRP sono localizzati vicino le riserve di sangue del cervello, avendo pieno accesso agli ormoni provenienti dallo stomaco e dal tessuto adiposo: se riscontrano un livello di energia basso questi neuroni si attivano per segnalare il bisogno di mangiare, e viceversa si silenziano quando il corpo è sazio.

Ad oggi non è ancora chiaro come gli AgRP agiscano nelle persone con disturbi e patologie alimentari come anoressia, bulimia ed obesità, ma gli scienziati stanno progredendo per cercare di capire le interazioni con ormoni, stomaco e tessuti adiposi per poter trovare una cura a fenomeni così estesi. In Italia il 14% dei ragazzi fra 18-24 anni è considerato obeso, e circa tre milioni di persone (il 5% della popolazione) soffre di disturbi alimentari diagnosticati.

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