Esplode diga sul Dnepr vicino a Kherson, accuse fra Kiev e Mosca

Questa mattina all’alba, nel territorio ucraino occupato dalla Russia vicino a Kherson, nel villaggio di Nova Kakhova, è saltata la diga che si stagliava sul fiume Dnepr. Questa diga riesce ad alimentare anche la Crimea ed evita l’allagamento di numerosi villaggi nei dintorni.

L’esplosione di questa mattina non pare potersi ricondurre a bombardamenti o ad attacchi droni, ma il video con la distruzione della diga idroelettrica lascia ancora aperti numerosi dubbi. Russia e Ucraina si rimpallano la responsabilità, contemporaneamente i sindaci di dieci fra città e paesi nei dintorni stanno iniziando le operazioni di evacuazione e monitorano il livello del fiume che per ora non ha straripato in modo pericoloso. Le autorità di occupazione russa hanno comunque dichiarato lo stato di emergenza.

“La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhova conferma solo per il mondo intero che devono essere espulsi da ogni angolo del territorio ucraino, a loro non dovrebbe essere lasciato un solo metro, perché usano ogni metro per il terrore. Solo la vittoria dell’Ucraina restituirà la sicurezza”, è quanto afferma Volodymyr Zelensky sui social. Per la versione di Mosca invece l’attacco è stato frutto di un bombardamento ucraino come parte preliminare della controffensiva.

1 thought on “Esplode diga sul Dnepr vicino a Kherson, accuse fra Kiev e Mosca

  1. Gli atti di terrorismo sono buoni solo quando a farli sono gli Ucraini, le bombe sotto le auto e i Droni sul Cremlino!!! C’è una guerra in atto e le escalation sono conseguenze da tenere a conto. Bisogna fermare queste 2 teste di *****!

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