40 anni di scioglimento dell’Artico in 1 minuto. Il video

L’Artico è la zona della Terra maggiormente esposta al cambiamento climatico, in quanto in tale regione l’aumento delle temperature è sproporzionato rispetto al resto del pianeta, nell’ambito di un’anomalia che innesca una serie di effetti a cascata che vanno a comporre la cosiddetta amplificazione artica.

Il progetto Science for Society Arktalas Hoavva dell’Agenzia Spaziale Europea ha documentato attraverso l’uso di satelliti tale fenomeno, tramite un monitoraggio che permette anche di far comprendere l’impatto della crisi climatica sul pianeta.

Nel video, di un minuto circa, si osserva l’estensione media del ghiaccio marino nell’Artico dal 1979 al 2022

Il principale fattore dell’amplificazione artica è la scomparsa del ghiaccio marino, che negli ultimi anni ha raggiunto livelli di estensione minimi senza precedenti. Il ghiaccio marino si forma quando l’acqua marina congela, formando ghiaccio d’acqua dolce. Il processo di congelamento respinge l’acqua salata, che è fredda e più densa dell’acqua marina circostante e, dunque, scende nell’oceano profondo, guidando la circolazione oceanica globale determinata dalla variazione della densità delle masse d’acqua dovuta al binomio temperatura/salinità.

Senza la formazione di ghiaccio marino tale processo è destinato ad arrestarsi, con drammatici cambiamenti nella circolazione oceanica globale. Il rapido riscaldamento, dunque, non mette in crisi solo il delicato ecosistema artico, ma ha profonde implicazioni anche su popolazione umana, fauna e modelli climatici globali.

Lascia un commento