Nella Bbc è tempesta dopo il ‘caso Lineker’

Non si placa la tempesta scatenatasi nella Bbc a seguito della sospensione del presentatore Gary Lineker, sanzionato per un tweet in cui criticava la nuova proposta di legge del governo britannico sull’immigrazione e, soprattutto, i toni con cui è stata presentata dall’esecutivo, paragonando le parole della ministra degli Interni d’oltremanica, Suella Braverman, contro gli sbarchi al “linguaggio della Germania nazista”.

Popolarissimo conduttore di ‘Match of the Day’, il principale programma sul calcio prodotto da Bbc, Gary Lineker è stato uno dei più forti e apprezzati calciatori inglesi: ha segnato 48 gol con la Nazionale inglese e, in sedici anni di carriera, in cui ha giocato tra le altre con le maglie di Leicester, Tottenham e Barcellona, non ha mai ricevuto un cartellino giallo oppure rosso. Tanto forte in campo quanto apprezzato come opinionista, Lineker è da sempre impegnato per i diritti umani: ha criticato i Mondiali di calcio in Qatar, ha più volte invitato i calciatori gay a fare coming out e, molto sensibile ai diritti dei migranti, ha anche ospitato dei rifugiati nella propria casa.

Il provvedimento di sospensione ha portato una vera e propria tempesta all’interno della Bbc. Non solo perché è stato interrotto il programma sportivo Match of the Day, vera e propria istituzione nel Regno Unito, dove va in onda dal 1964, andato poi in programmazione al sabato, per la prima volta senza presentatore, consulente e nemmeno commento, in forma ridotta, ma anche e soprattutto per l’unanime solidarietà ricevuta dai colleghi. Due leggende del calcio inglese come Alan Shearer e Ian Wright, ex calciatori ora commentatori, hanno deciso di dimettersi in “solidarietà” con Lineker, mentre Jermaine Jenas e Alex Scott, potenziali sostituiti di Lineker, si sono rifiutati di prenderne il posto. Non solo, l’ex calciatrice della Nazionale inglese Scott ha deciso di non condurre il proprio programma, Football Focus, che è saltato. Così anche per un’altra trasmissione, Final Results, a causa del passo indietro del conduttore Jason Mohammad.

Ora in Gran Bretagna si è passibili di licenziamento per aver espresso un’opinione” ha detto il popolarissimo giornalista televisivo, Piers Morgan, mentre la portavoce labourista Yvette Cooper ha attaccato il governo, reo di utilizzare Lineker come “capro espiatorio per nascondere i propri fallimenti”. Durissime anche le parole della premier scozzese, Nicola Sturgeon, secondo cui la Bbc “sembra cedere alle pressioni politiche della destra”.

L’amministratore delegato della Bbc, Tim Davie, ha affermato che, nonostante la tempesta, non si dimetterà, mentre il primo ministro inglese, Rishi Sunak, ha detto che la Bbc non è questione che riguarda il governo, aggiungendo che, pur “rispettando il fatto che non tutti possano essere d’accordo”, non ritirerà il provvedimento.

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