Vietato stare con chi si veste da prostituta, ecco dove

Ha creato scalpore il nuovo regolamento della polizia municipale di Cassina de’ Pecchi, un Comune alle porte di Milano, che vuole contrastare la prostituzione.

Il testo del regolamento, infatti, oltre a vietare l’intrattenersi per strada con chi esercita il mestiere più antico del mondo, fa riferimento anche ad atteggiamenti e abbigliamenti che rimanderebbero alla prostituzione.

Questo ha provocato clamore per due motivi: in primis, i parametri con cui giudicare il comportamento e l’abbigliamento sono soggettivi. Inoltre, il regolamento potrebbe colpire facilmente anche tutte le coppie in cui la ragazza, per gusto personale o il caldo che probabilmente arriverà nelle prossime settimane, dovesse vestirsi in maniera “provocante”.

La sindaca leghista, Elisa Balconi ha spiegato che “Nessuno limiterà mai la libertà delle donne a Cassina de’ Pecchi. Non finché io sarò sindaco”.

La dichiarazione non ha però calmato le polemiche e gli attacchi sui social.

20 thoughts on “Vietato stare con chi si veste da prostituta, ecco dove

  1. “il sindaco Elisa Balconi ha spiegato che «ogni donna come ogni uomo può circolare vestita/o come desidera sul nostro territorio: ciò che la legge vieta è il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione». «A chi non sta bene — ha proseguito —, ovvero chi vuole sfruttare la prostituzione o favorirla in qualche modo, lo farà fuori da Cassina de’ Pecchi. Almeno finché io sarò sindaco».”

  2. Mi sembra abbastanza strana una cosa del genere.che non sia un qualcosa di interpretato male dall’opposizione e usato per andare contro la sindaca?ormai la politica funziona così.

  3. Il sindaco leghista ha specificato che “ha voluto recepire una norma vigente in Italia nel regolamento” cioè i leghisti ovunque si trovino (comune, provincia, regione, parlamento) pensano di non essere in Italia 😆😆😆

  4. Ma prima di esprimere un giudizio perché non vi informate? Basta leggere sul web .
    Comunque porto un esempio: per andare verso il mare da casa mia si attraversa una strada nella bellissima pineta di Castelfusano . È da anni piena ai lati di prostituzione femminile ( nigeriane scrissero i giornali) e travestiti. Una strada rovinata da questo bordello all’aperto. Alcuni e alcune non sono vestiti. Sederi scoperti, atteggiamenti espliciti etc. In questo caso non credo che sia difficile distinguere tra una donna è una prostituta. E questi abbigliamenti esplicito andrebbero in effetti multati. O conoscete donne che per strada vanno col sedere nudo?

  5. Ma vi chiedete tutti come mai si fermano a leggere leghista e Milano…
    Semplice non sanno leggere riconoscono il segno…
    Gente che commenta certi articoli, e che evita in modo schifoso, vomitevole, merdoso di commentare l’articolo del figlio di grillo e sapete benissimo a chi mi riferisco…

  6. Ma chiara cosa? Si è giustificata dicendo un’ovvietà. In Italia è punito lo sfruttamento della prostituzione come lei ha riferito, ergo il suo regolamento non cambia nulla.

  7. Alfio, lascia perdere Rella, attacca solo perché la sindaca è leghista.. fosse stata la pupilla di Sala si sarebbe spellato le mani per gli applausi.. 😝😝

  8. Scusate ma, tra tante chicche, mi ero dimenticata di questa notizia. Alla fine si è capito come bisogna vestirsi a Legaland ?Comunque mai come in questo caso è il caso di affermare nomen omen .. ovvero, sta fuori come un BalconI

  9. Mmm Sonietta il solito omissis grammaticale… segna, si scrive “LegaL Land”… ma aimè non posso farti da sponsor per valicare il confine sul Po.. però dato che mi sei simpatica ti avviso che sulla sponda scandinava del fiume sono posizionati tanti trabucchi pronti a scagliare pallet di saponette qualora il viandante non esibisca con solerzia il proprio lasciapassare verde… dunque occhio a non addentarle subito perché ribadisco NON è cioccolata…🤭🤭

  10. Massimì ed io che pensavo fossero panetti di hashish. In fondo, si conosce la vostra solerzia nei trasporti di oggetti .. ricreativi.In effetti, anche la notizia che stiamo commentando,lascia trasparire un certo clima frizzantino nell’intrattenimento da quelle parti. Proporrei una petizione per il cambio nome in “illegal land”

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