Perché Benedetto XVI si dimise?

Il tormento di un’insonnia ormai divenuta cronica, che ormai da anni lo costringeva ad assumere sempre più farmaci, fu la “principale ragione” per cui Benedetto XVI prese la storica decisione di lasciare il soglio di Pietro.

A rivelarlo è una lettera inviata da Joseph Ratzinger al suo biografo, Peter Seewald.

Nella missiva, scritta a poche settimane dalla sua scomparsa, il Papa emerito raccontava di aver sofferto di disturbi del sonno “continuamente” dall’inizio del proprio mandato, nel 2005, dovendo ricorrere a pillole sempre più “forti” per riuscire a dormire e quindi svolgere le proprie funzioni. Tuttavia, a un certo punto, l’efficacia dei farmaci “raggiunse i suoi limiti”.

Un episodio, nello specifico, portò a un’accelerazione delle dimissioni di Benetto XVI. Durante un viaggio in Messico e a Cuba, nel 2012, una mattina il Papa trovò un fazzoletto “completamente inzuppato di sangue”. Racconta il Pontefice emerito: “Dovevo aver colpito qualcosa in bagno e sono caduto”. Dopo quell’incidente, il medico di Joseph Ratzinger decide una “riduzione” dei sonniferi e insisté affinché il Papa partecipasse solo agli eventi mattutini durante i futuri viaggi all’estero.

Al teologo tedesco fu chiaro che quelle restrizioni impostegli dal medico, dovute al suo stato di salute, sarebbero state compatibili con il suo ruolo solo “per un breve periodo di tempo”.