Israele, Corte Suprema boccia il ministro di Netanyahu
Una grana giudiziaria si abbatte sul nuovo governo di Benjamin Netanyahu. L’Alta Corte di Giustizia israeliana si è pronunciata contro la nomina a ministro di Aryeh Deri, a causa delle sue condanne per corruzione ed evasione fiscale.
La Corte Suprema israeliana ha definito “irragionevole all’estremo” e quindi da bocciare la nomina a ministro dell’Interno e della Sanità del leader del partito ortodosso Shas, alleato chiave del premier. A pesare sulla decisione dei giudici sono state non solo le “molteplici condanne” – una a tre anni nel 2000 per corruzione e un’altra all’inizio del 2022 per reati fiscali – ma anche il fatto che l’anno scorso Deri abbia patteggiato con la procura un anno con la sospensione della pena promettendo che avrebbe lasciato la politica.
Il pronunciamento rischia ora di far traballare l’esecutivo. Ma paradossalmente anche di accelerare le sue intenzioni di limitare il peso della Corte Suprema e spostare l’equilibrio dei poteri a favore della maggioranza: un progetto che ha scatenato vaste proteste nel Paese.
Futile quanto pericolosa per la tenuta della democrazia del Santo sacro stato d’Israel ingerenza politica dell’organo giudiziario con imposizione di azioni contrarie alla distinzione dei poteri politici
Nulla scalfirà la chiarissima volontà popolare cche ha dato stabilità dopo più di 3 anni di governi instabili
HALA BIBI
HALA ISRAEL