Meta sotto accusa: “Distorce la concorrenza”

Secondo un parere preliminare della Commissione europea, Meta violerebbe le norme antitrust dell’Unione europea distorcendo la concorrenza nei mercati pubblicitari online.

L’azienda di proprietà di proprietà di Mark Zuckerberg, in particolare, è accusata di violare l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea, che vieta l’abuso di posizione dominante. A essere contestato è il servizio di annunci online Facebook Marketplace.

“La Commissione ritiene, in via preliminare, che Meta abbia abusato della sua posizione dominante nei due modi seguenti” si legge in una nota.

“In primo luogo, Meta lega il suo servizio di annunci online Facebook Marketplace al suo social network personale dominante Facebook. Ciò significa che gli utenti di Facebook hanno automaticamente accesso a Facebook Marketplace, che lo vogliano o meno. La Commissione teme che i concorrenti di Facebook Marketplace possano essere preclusi, poiché il vincolo conferisce a Facebook Marketplace un sostanziale vantaggio di distribuzione che i concorrenti non possono eguagliare”.  

“In secondo luogo, Meta impone unilateralmente condizioni commerciali sleali ai servizi di annunci online concorrenti che fanno pubblicità su Facebook o Instagram. La Commissione teme che i termini e le condizioni, che autorizzano Meta a utilizzare i dati relativi agli annunci dei concorrenti a vantaggio di Facebook Marketplace, siano ingiustificati, sproporzionati e non necessari per la fornitura di servizi di pubblicità online sulle piattaforme di Meta. Tali condizioni impongono un onere ai concorrenti e avvantaggiano solo Facebook Marketplace” si legge ancora nella nota della Commissione.

Tim Lamb, responsabile della concorrenza di Meta, ha definito le affermazioni della Commissione “prive di fondamento”.

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