Per Confindustria l’economia è “a rischio stagnazione”

Aumenta il rischio di stagnazione per l’economia italiana.

Secondo il Centro studi di Confindustria, a fine anno l’industria è in calo, le costruzioni hanno smesso di trainare, tengono solo i servizi. L’inflazione ai livelli massimi e persistente frenerà i consumi, che finora sono stati sostenuti dall’extra-risparmio accumulato, dicono, mentre il rialzo dei tassi scoraggia gli investimenti e appesantisce i bilanci delle imprese

Il Centro studi evidenzia, tra l’altro, come a pesare siano l’incertezza sulle prospettive e il caro-energia, che potrebbe assorbire ulteriore extra-risparmio, riducendo l’impulso sui consumi e ‘accelerando‘ la stagnazione.

L’industria accusa il colpo, sottolinea ancora il Csc, rimarcando che la produzione ha subito un secondo marcato calo in ottobre: -1,0%, dopo il -1,7% a settembre. Anche per le costruzioni la flessione nel terzo trimestre è stata forte: -1,3% gli investimenti, -2,2% la produzione. Tengono invece i servizi. Il recupero estivo del turismo e della spesa per servizi (+3,1%) è stato cruciale per il settore, unico in crescita nel terzo trimestre (+0,9%). Per il quarto i segnali sono in miglioramento.   

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