Sviene fuori dal supermercato, “sono positiva”

Era appena tornata alla sua auto dopo aver fatto la spesa al supermercato, quando è caduta a terra svenuta. Al’arrivo dei paramedici del 118, ha detto di essere positiva al coronavirus.

E’ successo alla Coop di Signa, in provincia di Firenze. La cliente, di 75 anni, non è stata segnalata dal termoscanner e ha regolarmente fatto la spesa, indossando la mascherina e i guanti protettivi.

Solo al momento di caricare in auto la spesa ha perso i sensi ed è caduta a terra. L’anziana ha spiegato di essersi sottoposta a un tampone, che avrebbe dato un esito positivo, e ha deciso di fare la spesa prima di isolarsi in casa.

La donna non incorrerà in sanzioni perché il tampone fai da te non ha valore legale, ma verrà verificato il suo stato di salute nell’ospedale in cui è stata portata. Nel frattempo, il supermercato ha igienizzato immediatamente i locali per proseguire l’attività.

13 thoughts on “Sviene fuori dal supermercato, “sono positiva”

  1. Poverina… se non aveva nessuno per aiutarla con la spesa. Poi magari meglio così, che l’hanno portata via per accertamenti, perché se sola, corre pure il rischio di morire a casa da sola.

  2. Si la prima impressione e’ quello di pensare ma che disgraziata poi se invece vai a guardare per bene c’è anche un lato umano della vicenda, concordo con Ferrara

  3. Siamo sempre troppo buoni ed indulgenti . Scuse se ne possono trovare assai , la comprensione ha però dei limiti . Sarebbe stato suo dovere andarsene dritta dritta a casa ed approfondire l’indagine !
    Ok , la spesa prima di mettersi in quarantena?! Io vivo in una grande città , non credo in provincia o piccoli paesi sia peggio : ci sono parenti in mancanza amici e conoscenti disponibili per l’approvvigionamento ; non venite per cortesia a dirmi il contrario , perché ne ha vissuti e visti molte di offerte e collaborazioni fornite . Non voglio infierire , auguri a lei , ma non condivido il modo in cui ha agito .

  4. Suvvia che colpa si può imputare ad un’anziana si 75 anni?
    Ha peccato di un pochino di superficialità , probabilmente anche in maniera ingenua ed in buona fede.
    Auguri a lei, magari si è presa anche un bello spavento 😞

  5. Tra un’ultra settantenne e una persona molto più giovane, a parità di furbizia ( da dimostrare) preferisco non condannare assolutamente la settantenne.

  6. La solitudine è terribile per chi la vive. Non siate così radicali nel vostro giudizio. Forse proprio in una città grande è più difficile trovare comprensione e aiuto. In un piccolo
    paese le persone invece si conoscono.

  7. Consideriamo anche il fatto che se non hanno parenti o amici vicini, si fanno anche tanti scrupoli a chiedere aiuto agli altri perché non vogliono essere un peso, e’ anche una questione di dignità personale – comunque non pensate che quando avete il Covid sono tutti pronti ad aiutarvi …. provato in famiglia, abbiamo visto chi sono le persone quelle vere e abbiamo avuto delle belle sorprese ….

  8. io trovo che non ci siano scuse a prescindere dall età della signora che secondo me andrebbe condannata.non si può deliberatamente rischiare rischiare contagiare i dipendenti del supermercato o le loro famiglie

  9. Mi trovo d’accordo con Vally sul sospendere il giudizio. Un caso del genere è meglio segnalarlo all’ASSL, portarlo in pronto soccorso, monitorarlo e metterlo in sicurezza, invece che sanzionarlo o denunciarlo a piede libero.
    La signora era in buona fede e ha avvisato subito di essere positiva, appena l’hanno soccorsa.
    Mi sembra un caso di eccessiva solitudine e di disperato fai-da-te.

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