Regno Unito, malcontento per i primi provvedimenti di Liz Truss

La prima ministra britannica Liz Truss ha detto in un’intervista di ieri alla Bbc che avrebbe potuto fare un lavoro migliore “preparando il terreno” per il suo pacchetto di tagli fiscali, ma ha ribadito che proseguirà l’attuazione del suo programma economico nonostante abbia già creato scompiglio sui mercati finanziari e indebolito le finanze del Regno. 

Oggi i sondaggi danno un consistente vantaggio al Partito laburista. Ma Truss non ha intenzione di rinunciare alla parte più impopolare del suo programma, la decisione di eliminare l’aliquota più alta (45 per cento) dell’imposta sul reddito pagata sui guadagni superiori a 150 mila sterline (170 mila euro) all’anno, né ha mai chiarito se ci sia da aspettarsi tagli alle politiche sociali e ai servizi pubblici per compensare le minori entrate fiscali

Truss ha assunto il governo del Regno Unito meno di un mese fa, promettendo di riplasmare radicalmente l’economia britannica, dopo anni di crescita fiacca. Ma il 23 settembre scorso l’annuncio di un pacchetto di incentivi che comprende tagli alle tasse finanziati a debito per 45 milioni di sterline (oltre 51 milioni di euro) ha causato il crollo della sterlina ai minimi storici sul dollaro. La Banca d’Inghilterra è stata costretta a intervenire per sostenere il mercato obbligazionario e i timori di un imminente aumento dei tassi di interesse stanno già complicando la vita a chi deve comprare casa, che non trova più le offerte di mutuo di poche settimane fa. 

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