Il Papa a Mosul, “rispettate le donne”

Papa Francesco è arrivato a Mosul, una delle tappe della sua visita in Iraq. La città ha un’importanza simbolica e religiosa: era infatti una delle roccaforti dell’Isis. Da lì, ha pregato per le vittime delle guerre che negli ultimi decenni hanno piegato la popolazione irachena, affermando che la fraternità deve essere più forte del fraticidio: “la speranza è più forte della morte, la pace è più forte della guerra. Questa convinzione mai potrà essere soffocata nel sangue versato da coloro che pervertono il nome di Dio percorrendo strade di distruzione”.

Bergoglio ha poi incontrato a Qaraqosh la comunità cristiana che nel 2014 fu costretta a fuggire a causa dello Stato Islamico. Parlando delle persecuzioni contro i cristiani, le ha definite come un danno incalcolabile, sia per le comunità interessate che per la società tutta. Per il Papa, il tessuto culturale e religioso ricco di diversità che anima quella zona deve essere preservato e la sola perdita di uno qualunque dei suoi membri rischia di indebolirlo.

11 thoughts on “Il Papa a Mosul, “rispettate le donne”

  1. Detto da uno come lui che e’ il capo assoluto della maggior organizzazione maschilista …. dove le donne hanno ruoli di second’ordine o non ne hanno affatto …. quando vedrò una papessa o una donna prete allora ci crederò

  2. Falso e ipocrita
    Poi rispettare le donne nei paesi arabi dove sono considerate inferiori? Poi la chiesa stessa le considera inferiori e impure… buone solo a fare le monache o le suore, non a dir messa o a essere parte del clero nobile.ma poi Iniziasse la chiesa a rispettare i bambini e condannare i preti pedofili. Magari col buon esempio qualcosa si muove

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