Scontri violenti in Libia, almeno trenta morti

La luce del giorno illumina le macerie della battaglia armata di Tripoli cominciata venerdì sera tra i sostenitori dei governi rivali libici, scontri tra i più violenti degli ultimi due anni avvenuti nella capitale. Secondo il ministero della Sanità del governo di Unità Nazionale, i morti sono almeno 32 morti e 159 i feriti. 

Le auto bruciate nelle strade sono il segno che la guerra civile che a intermittenza, da 11 anni squassa la Libia, ha avuto un nuovo capitolo doloroso. Solo un mese fa l’assalto al Parlamento di Tobruk. Un paese ancora nel caos in attesa di elezioni e devastato dalla rivalità tra due idee contrapposte di governo: le milizie fedeli al premier nominato dal parlamento, Fathi Bashagha, e altre che sostengono il primo ministro riconosciuto dall’Onu, Abdel Hamid Dbeibah.  I filo-Bashaga già insediati nella capitale, sono guidati dalla “Brigata dei rivoluzionari di Tripoli” capitanata da Haitem Tajouri, mentre i pro-Dbeibah sono sostenuti dalla “Forza di supporto alla stabilizzazione” di Abdelghani Al-Kikli, detto “Ghnewa”.  

“I gruppi armati pro-Bashagha guidati da Haitem Tajouri sono stati sconfitti nel centro di Tripoli mentre le brigate di Juwaili di Zintan resistono ancora nel sud di Tripoli”, scrive su twitter il sito Libya Observer dando un quadro parzialmente positivo per il premier Abdel Hamid Dbeibah che in serata si fa selfie con i suoi sostenitori mentre visita le aree degli scontri a Tripoli in segno di vittoria sugli aggressori.

1 thought on “Scontri violenti in Libia, almeno trenta morti

  1. La dem Clinton e il sinistro Sarkozy bombardando la Libia hanno creato questo ennesimo schifo a danno dell’Italia. Adesso bidè il bombarolo sta mettendo in ginocchio tutta l’economia occidentale. È una missione quella della sinistra?

Lascia un commento