Nancy Pelosi a Taiwan, la Cina reagisce bloccando le importazioni

Pechino risponde alla visita di Nancy Pelosi a Taiwan con il blocco delle importazioni di prodotti agroalimentari e dell’export di sabbia naturale, assestando un duro colpo alla strategica produzione di semiconduttori.

Taiwan non figurava tra le tappe del tour asiatico di Nancy Pelosi. Ma era il segreto di Pulcinella: la speaker della Camera dei Rappresentati Usa si sarebbe fermata eccome a Taipei, nonostante le minacce della Cina. La reazione di Pechino non si è fatta attendere: il ministero della Difesa ha annunciato una serie di esercitazioni militari al largo dell’isola, per «salvaguardare la sovranità nazionale»; in più le autorità cinesi hanno sospeso l’import di oltre 2 mila dei circa 3.200 prodotti alimentari in arrivo da Taiwan, beni da oltre 180 imprese taiwanesi. Secondo i media di Taipei, «l’improvvisa mossa delle Dogane cinesi causerà un duro colpo» all’industria alimentare locale tra agricoltura e pesca: sono almeno 180 le imprese che hanno ricevuto lo stop.

Già a partire dal 2021 la Cina ha messo al bando ananas e altri beni provenienti da Taiwan per la presunta presenza di parassiti e sostanze vietate.

5 thoughts on “Nancy Pelosi a Taiwan, la Cina reagisce bloccando le importazioni

  1. Non ho capito che ca@@o di mossa è! Per me sti gran bas@@@i di americani lo fanno apposta a sfruguliare le pa@@e a questi paesi, vedi come hanno fatto con la Russia! E ci sta rimettendo solo l’Europa, tanto loro le risorse ce l’hanno!!

  2. Xi Jinping fai una meraviglia per i due senescenti pelosi sul cuore e bidè cervello di gallina sta mettendo in pericolo gli americani di essere bombardati cosa mai successa ma c’è sempre la prima volta io sto con li loro nemici che sono metà popolazione terrestre

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