Il dopo Johnson, tra i Tory e il destino dell’Ucraina

Tra i politici che hanno, più o meno, gioito per le dimissioni di Boris Johnson, certo non figura il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Tra i due, si sa, esiste un rapporto molto stretto, […] un’evidente amicizia tra i due, che ha contribuito a cementare la reputazione del Regno Unito come uno dei più decisi antagonisti della Russia di Vladimir Putin. Per i critici, solo il tentativo disperato da parte di BoJo di distrarre l’opinione pubblica dagli scandali che stavano mettendo in imbarazzo i Tory. […]

Nel giorno delle sue dimissioni da leader Tory, Johnson ha chiamato ancora una volta Zelensky, per ribadire che l’Ucraina, anche dopo la sua uscita di scena, avrebbe continuato a godere di un “irriducibile sostegno”. […] Nei giorni successivi Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, ha ribadito che “nessuno può sostituire Johnson”, mettendo in risalto una ‘chimica’ tra i due leader che “probabilmente non si ripeterà” con nessun altro.

E questo ‘altro‘, chi potrebbe essere? Inizialmente ‘allargata‘, la gara per la successione di Johnson è diventata rapidamente una corsa a due tra la favorita Liz Truss, attuale ministra degli Esteri, e Rishi Sunak, l’ex Cancelliere dello Scacchiere le cui dimissioni hanno accelerato la caduta di Johnson.

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