Papa: “La Chiesa è una casa per tutti come nella cultura indigena”


“Sono lieto di vedere che in questa parrocchia, nella quale confluiscono persone di diverse comunità delle First Nations, dei Me’tis e degli Inuit, insieme a gente non indigena dei quartieri locali e a diversi fratelli e sorelle immigrati, tale lavoro è già iniziato. Ecco una casa per tutti, aperta e inclusiva, così come dev’essere la Chiesa, famiglia dei figli di Dio dove l’ospitalità e l’accoglienza, valori tipici della cultura indigena, sono essenziali: dove ognuno deve sentirsi benvenuto, indipendentemente dalle vicende trascorse e dalle circostanze di vita individuali. E vorrei anche dirvi grazie per la vicinanza concreta a tanti poveri – sono numerosi anche in questo ricco Paese – attraverso la carità”.

Lo ha detto Papa Francesco nell’incontro con le popolazioni indigene e con i membri della Comunità Parrocchiale presso la Chiesa del Sacro Cuore di Edmonton.

Lasciato il St. Joseph Seminary, Papa Francesco si è così trasferito in auto alla Chiesa del Sacro Cuore. Al suo arrivo è stato accolto all’ingresso della chiesa dal parroco, Padre Padre Susai Jesu, O.M.I., ed è entrato accompagnato dal suono dei tamburi.

6 thoughts on “Papa: “La Chiesa è una casa per tutti come nella cultura indigena”

  1. Perché gesuita blasfemo che paragoni qualsiasi cosa al vero DIO Gesù se non vuoi coinvolgere la ss Trinità ma devi chiedere scusa agli argentini che sono morti sparirti e torturati dal tuo amico videla quando ti nello stesso tempo eri vescovo Buenos Aires chiedi scusa a loro agli argentini perché non sei ancora andato in Argentina a salutare questo popolo?????????

  2. Al suo arrivo è stato accolto all’ingresso della chiesa dal parroco, Padre Padre Susai Jesu, O.M.I., ed è entrato accompagnato dal suono dei tamburi.e qui doveva fare la danza del perdono come gli I indiani

Lascia un commento