Il punto di oggi sull’Ucraina 🇺🇦

Anche quest’oggi, nel settantanovesimo giorno dall’inizio dell’invasione della Russia in Ucraina, è proseguita l’offensiva delle truppe di Mosca all’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove ormai da settimane prosegue la resistenza ucraina, senza che sul fronte diplomatico si aprano particolari spiragli.

Nel frattempo, nonostante proseguano i bombardamenti russi, le forze del Cremlino si starebbero ritirando da Kharkiv, la seconda città del Paese, a Nord dei territori del Donbass, in quella che sarebbe una delle più importanti battute d’arresto per Mosca dall’inizio della cosiddetta “operazione speciale”. E anche nel Donbass stesso l’offensiva moscovita starebbe proseguendo a rilento.

Sul fronte diplomatico, dopo la Finlandia, con conseguente minaccia di Mosca, anche la Svezia si starebbe avvicinando alla Nato, mentre il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, ha sollecitato l’immediato cessate il fuoco. E sempre dalla Germania il ministro dell’Energia tedesco Robert Habeck ha invitato il Cremlino a non utilizzare l’energia “come un’arma”.

Infine, quest’oggi si è aperto a Kiev il primo processo per crimini di guerra del conflitto in Ucraina, a carico di un soldato russo : il ventunenne sergente Vadim Shyshimarin è accusato di aver ucciso un civile di sessantadue anni sparandogli alla testa.

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