È giusto che i privati finanzino i partiti?

È famosa la citazione di Mark Twain che, alla domanda di un giornalista sulla sua soddisfazione verso il governo americano, affermò “Abbiamo il governo migliore, che il denaro può comprare”.

Il tema dei finanziamenti ai partiti da parte dei privati è da sempre centrale nella valutazione del grado di benessere e di funzionamento di un sistema democratico.

Da una parte vi è chi sostiene che contenere eccessivamente le donazioni dei privati, intesi come singoli o come organizzazioni, rappresenti in molti casi una limitazione eccessiva di attori che, essendo parte integrante della società, devono poter favorire la causa che preferiscono. […]

Dall’altra parte vi sono coloro che sostengono che il finanziamento dei privati sia in realtà una forma, legalizzata, di corruzione. Volta non tanto a favorire una determinata parte politica, quanto a garantirsene i favori: per avere accesso alle stanze del potere, ai documenti riservati e, magari, anche potere di influenza sulle decisioni dei politici.

L’Australia è uno dei Paesi in cui è più chiaro questo vulnus. La regolamentazione rispetto al tema dei finanziamenti è piuttosto indulgente, tanto da portare negli anni a numerosi scandali, testimoniati anche dai diretti interessati.

Continua a leggere su Lo Spiegone per sapere come funziona il sistema dei finanziamenti ai partiti in Australia. E poi dicci la tua: è giusto che i privati abbiano la possibilità di fare donazioni ai partiti, oppure ciò è causa di distorsioni e diseguaglianze?

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