È stato trovato un manoscritto inedito di Leopardi

All’interno della Biblioteca Nazionale di Napoli è stato trovato un inedito di un giovanissimo Giacomo Leopardi. La scoperta è stata fatta da Marcello Andria e Paolo Zito, che hanno curato la pubblicazione del volume per Le Monnier Università, dal titolo Leopardi e Giuliano imperatore. Un appunto inedito dalle carte napoletane. L’inedito è un piccolo quaderno manoscritto di quattro mezzi fogli, ripiegati in modo tale da ottenere otto facciate. All’interno si legge una lunga e fitta lista di autori. Circa 160, in ordine alfabetico, tutti nomi risalenti all’età antica o tardo antica, con una serie di riferimenti numerici.

Andria e Zito si sono trovati di fronte a una testimonianza di un Giacomo Leopardi giovanissimo, appena sedicenne, ma già “studioso provveduto e curioso”. I due ricercatori scrivono: “L’inedito conferma l’importanza della raccolta leopardiana napoletana che si presenta sempre più completa, mettendo a disposizione degli studiosi un panorama integrale dell’opera di Giacomo Leopardi. Siamo di fronte ad uno scritto di Leopardi appena sedicenne, assiduo frequentatore della biblioteca paterna, che realizza un accurato e capillare spoglio dell’Opera omnia di Giuliano imperatore, ricorrendo all’autorevole edizione di Ezechiel Spanheim, apparsa a Lipsia nel 1696”.

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