Il punto di oggi sull’Ucraina 🇺🇦

Prima di passare alle notizie strettamente relative alla guerra è bene dire che secondo il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, le aziende europee dovrebbero avere la possibilitĂ  di pagare temporaneamente il gas russo in rubli come richiesto da Mosca, in attesa che si chiariscano tutti gli aspetti legali della questione. “Penso sarebbe positivo che, almeno per alcuni mesi, venga concesso alle aziende di accogliere le richieste russe di pagare il gas in rubli, in attesa che di comprendere la cornice normativa e le relative implicazioni”, ha detto a Politico, Cingolani.

Intanto media russi hanno dichiarato che il 9 maggio, in occasione della celebrazione per la liberazione dal Nazismo russa, oltre 500 prigionieri ucraini sfileranno alla parata. Nella giornata di oggi è stata bombardata una delle migliori scuole dell’Ucraina, che nei decenni era sopravvissuta anche alle due guerre mondiali. Si tratta del Lysychansk Gymnasium di Luhansk, nell’Ucraina sud orientale, era stato costruito alla fine del 1800 ed era considerata una delle 100 scuole piĂą prestigiose del Paese.

3 thoughts on “Il punto di oggi sull’Ucraina 🇺🇦

  1. Chissà perché nessuno notò la barbarie perpetrata in Iraq, a Bagdad in particolare. E in Vietnam. O proprio quella attua l
    e nello Yemen, dove tantissimi bambini sono morti e continuano a morire. Con armi fornite alla Arabia Saudita dalla GB e dall’Italia sopratutto. Da tempo. Ma forse quei morti non sono “ rilevanti” poiché non “ cristiani bianchi” come gli ucraini? In tal caso sarebbe razzismo.
    O non sono rilevanti perché agli USA/NATO sta bene??
    Non mi piace questo doppio modo di pesare le guerre.

  2. Bisogna in effetti ricordare gli articoli del Post ed Economist sugli scandali militari di Abu Ghraib, come anche tutte le proteste contro la guerra e gli abusi in vietnam , i vari sit in le mazzate prese dai pacifisti che magari erano pure antipatici perché “figli dei fiori” e “drogati”.

    Certo che se ci fosse stato inews in quei tempi, ne avremmo visti di commenti. Poi ovviamente c’è chi si aspetta di sentire certe condanne dai soliti mezzi d’informazione, ma basta spulciare un po in qua e là che si trovano, ma forse in quei tempi, eravamo occupati a fare altro, certe cose ci interessano adesso quando abbiamo passato chi la trentina chi la quarantina e chi oltre.

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