Cosa fu l’“editto bulgaro” di Berlusconi

Il 18 aprile del 2002, durante una conferenza stampa a Sofia, capitale della Bulgaria, l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi criticò aspramente la televisione pubblica italiana accusando i giornalisti Enzo Biagi, Michele Santoro e il comico Daniele Luttazzi. A Berlusconi non erano gradite le critiche che i due giornalisti e il comico gli avevano mosso durante le loro trasmissioni.

Berlusconi invitò perentoriamente la RAI a non ‘permettere più tali situazioni’ dicendo che era “un preciso dovere della nuova dirigenza”, e Biagi, Santoro e Luttazzi furono così estromessi dai palinsesti, nonostante i buoni ascolti.

L’intervento di Berlusconi venne definito l’editto bulgaro per due motivi: sia perché Berlusconi intervenne a Sofia, sia come simbolo della spregiudicatezza di Berlusconi quando si trattava di attaccare i media e gli avversari politici. La Bulgaria si trovava infatti in un momento di restrizioni delle libertà e dei diritti, sciolte solo a partire dal 1989 a seguito della caduta del muro di Berlino.

4 thoughts on “Cosa fu l’“editto bulgaro” di Berlusconi

  1. Lo ricordo bene Daniele Luttazzi, “era” un grande, il problema del Berlusca, era, e sicuramente è, che quando qualcuno dice il vero sul suo conto, e je sgama tutti gli intrallazzi, je comincia a rode ‘n po er chiccherone…‼️
    E siccome lui è ‘n gran “Signore”, ha visto bene de eliminà alla radice er problema…‼️
    Certo, siccome noi siamo dei poveri abbocconi dementi, c’è tratta, propinandoci na serie de favolette e storielle fantastiche…‼️
    Grande Luttazzi, ovunque tu sia adesso, rifatte vivo e ariasfalta, er nano buciardo…‼️

  2. …. E ancora continua( vedi il caso orsini) l’Italia dal dopoguerra in poi è una dittatura asservita a l’America , basta che gli interessi americani vanno bene i nostri cosiddetti politici possono fare di noi carne da macello

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