Perché credere Putin isolato è un errore

Se da un lato il presidente russo è riuscito a ricompattare l’Ue e dare nuova linfa alla Nato, dall’altro considerarlo totalmente isolato è miope. Turchia, Cina, India, ma anche le petromonarchie del Golfo hanno interesse a mantenere la partnership con Mosca. Per questo è il momento che l’Europa si intesti una proposta seria di negoziato.

L’Occidente si schiera e lo fa con tre vertici in successione: Nato, G7 e Consiglio europeo. Un dispiegamento di forza economica e politica impressionante, arricchito dalla presenza del Presidente americano Joe Biden. Una manifestazione di coesione e determinazione che certo non era data per scontata anche solo un mese fa, quando cioè ancora non si era materializzata l’aggressione di Putin all’Ucraina. Certamente senza volerlo Putin è riuscito a ricompattare non solo un’Unione europea a cui già il Covid era riuscito a dare un’importante scossa unitaria e a prefigurare l’orizzonte di una perseguibile soggettività internazionale degna della sua forza economica, commerciale e finanziaria. Putin è riuscito anche a riconfortare il senso strategico di una Nato che recentemente il presidente francese Emmanuel Macron aveva bollato come affetta da «morte celebrale». 

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4 thoughts on “Perché credere Putin isolato è un errore

  1. Il reporter che ha fatto questo rapporto vive nel illusione che a parole si possa aiutare il presidente comico ucraino a convincersi di essere sostenuto dagli americani poi Putin ha degli alleati ve non dice mai di avere sono quelli che si sono astenuti alle votazioni per le sanzioni nato se non lo sapete infirmatevi bidè si è già reso conto per le risposte avute dalla Cina e India e alcune nazioni europee è meglio che zaleski non viva il sogno americano e pensi di capitolare per salvare la vita agli ucraini fragili poveri megalomane se c’è uno da giudicare per genocidio e lui e la nato che lo ha plagiato

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