A Bologna gli scarti del cibo saranno il carburante dei bus

Partire dagli scarti alimentari dell’Aeroporto di Bologna per fornire carburante agli autobus cittadini. È con questo obiettivo che le due principali aziende di trasporto, Aeroporto e Tper, insieme alla multiutility Hera, puntano a fare di Bologna una città sempre più green e sempre meno dipendente dai combustibili fossili.

“Insieme per una città circolare”, è lo slogan del progetto presentato questa mattina in piazza Maggiore. Un progetto di economia circolare per fornire alla mobilità urbana 450.000 metri cubi di biometano oltre a quelli già presenti, per puntare una volta di più sulla ‘decarbonizzazione’ della città e ridurre le emissioni di Co2 nell’ambito del contrasto al cambiamento climatico. In sostanza, le tre aziende hanno sviluppato, con una serie di accordi, una filiera tutta locale che consente di mettere a valore anche gli scarti alimentari prodotti in aeroporto per trasformarli in biometano, da destinare alla mobilità urbana sugli autobus della flotta a metano Tper, una tra le più numerose d’Europa.

Simbolo di questo progetto la nuova livrea di colore verde, su 11 mezzi urbani di Tper. Hera, si occupa della lavorazione del materiale nel proprio impianto di Sant’Agata Bolognese dove vengono prodotti circa otto milioni di metri cubi di biometano e oltre 20.000 tonnellate di compost di qualità da destinarsi principalmente all’agricoltura all’anno.

Fonte Agenzia Dire

4 thoughts on “A Bologna gli scarti del cibo saranno il carburante dei bus

  1. Questa sarebbe una soluzione anche per il caro benzina di questi mesi. Considerato soprattutto tutto il cibo che sprechiamo quotidianamente in Italia potremmo campare senza il petrolio per decenni!

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