5 notizie sull’Ucraina da sapere oggi

La guerra in Ucraina prosegue. Nel diciannovesimo giorno dall’invasione della Russia nel Paese sono continuati i bombardamenti di Mosca alle principali città ucraine, dalla capitale Kiev (dove sono stati nuovamente bombardati edifici civili, compreso un condominio di nove piani, e anche una fabbrica di aerei) fino a Mykolaiv, dopo che ieri l’offensiva russa si era allargata anche all’Ovest ucraino.

Il Cremlino, tant’è, si è detto pronto a continuare l’aggressione fino a “prendere il controllo totale delle grandi città ucraine”. Tuttavia, secondo il Pentagono “l’avanzata russa è in stallo”. Lo ha ammesso, ovviamente con i dovuti distinguo, anche il comandante della Guardia Nazionale russa Viktor Zolotov: “Non tutto sta andando alla velocità che vorremmo. Stiamo procedendo verso l’obiettivo passo dopo passo, e vinceremo”.

Nonostante il fuoco delle armi, con fatica prosegue incessantemente il lavoro della diplomazia: i colloqui tra le delegazioni russa e ucraina di quest’oggi non hanno dato particolari risultati, ma le parti si incontreranno nuovamente domani.

Nel corso della giornata è stato istituito un corridoio umanitario nella città di Mariupol, in cui dopo giorni di intensi bombardamenti russi mancano elettricità, riscaldamento, acqua e rifornimenti: il corridoio ha retto per gran parte della giornata. Nel complesso, secondo l’Oms, la guerra in Ucraina ha stravolto la vita di circa 18 milioni di persone: 3 milioni di persone sono state costrette a fuggire dal Paese, mentre gli sfollati interni sono circa 6,7 milioni.

Il Consigliere per la sicurezza degli Stati Uniti Jake Sullivan ha incontrato quest’oggi a Roma il Direttore dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri della Cina Yang Jiechi. Washington ha voluto “esprimere in modo molto chiaro a Pechino” le proprie “preoccupazioni rispetto a un suo coinvolgimento” nella guerra in Ucraina, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa Ned Price. Come ha spiegato un’alta fonte del Pentagono al New York Times, infatti, “se la Cina dovesse scegliere di sostenere materialmente la Russia in questa guerra”, dopo aver dato “praticamente la sua tacita approvazione alla Russia rifiutandosi di unirsi alle sanzioni”, allora “ci saranno conseguenze”.

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3 thoughts on “5 notizie sull’Ucraina da sapere oggi

  1. Putin è un criminale “nazista” e deve essere ricordato nella storia come colui che ha riaperto Norimberga perché alla stregua di Ribbentrop, Rosenberg etc criminale, genocida, non deve salvarsi è un malvagio, attentatore della pace, delle democrazie ha ucciso ragazzi russi e ucraini donne bambini anziani e ha distrutto città, economie e ha messo in pericolo le nazioni mondiali, maledetto!

  2. La “ vedevi così “ anche sulla guerra di aggressione scatenata dagli USA/NATO contro l’Iraq??
    Come ha detto in tv il generale italiano Mini, in una notte la NATO fece 2000 bombardamenti su zone residenziali civili di Bagdad, con migliaia di civili uccisi.
    La verità e i crimini di guerra valgono per tutti, non si può girare la testa dall’altra parte quando ci fa comodo.

  3. Non sto prendendo in considerazione tutti i crimini del pianeta, sto soltanto considerando la news in questione, ovviamente, altrimenti parlerei dei crimini dell’impero romano, delle crociate, dei mongoli e perché no delle torri gemelle… insomma un bel minestrone per arrivare a che… consideriamo l’attuale Raf, e non giustifichiamo il russo perché gli Usa o chicchessia fecero… intendiamoci, io rispetto pienamente il tuo ed altrui punto di vista, ma le armi non debbono essere una possibile soluzione… poi parliamo di barbari? Chi le usa deve essere condannato senza appello. Morire per una causa o ideale che si voglia dire… è logico? Oppure è logico che Putin e combriccola di lestofanti al potere si nascondano dietro le truppe da indiscussi codardi e non stiano in prima linea? Bello fare la guerra con le teste degli altri! Bello uccidere civili; lo ribadisco, codardi, dittatori, folli criminali! (ps a me i crimini di guerra non fanno comodo e quindi figuriamoci non prenderne atto, anche perchè non ho da condividere nulla con le azioni di guerra)

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