Il business degli yacht russi in Italia

Le super-yacht Lady Lau (IMO 1010674) au port de Bonifacio, Corse-du-Sud, France

Venerdì sera la Guardia di Finanza ha sequestrato Lady M, uno yacht dal valore di 65 milioni di euro ormeggiato a Imperia, in Liguria, e di proprietà dell’oligarca russo Alexey Mordashov, presidente della società siderurgica Severstal. È stato sequestrato anche un altro yacht, il Lena, che si trovava nel porto di Sanremo, sempre in Liguria. Il proprietario della barca dal valore di circa 50 milioni di euro è Gennady Nikolayevich Timchenko, imprenditore a capo della società di investimento Volga Group. I sequestri, decisi anche in altri paesi europei come Francia e Germania, sono i primi effetti delle dure sanzioni introdotte da molti paesi occidentali per colpire la Russia dopo l’invasione in Ucraina.

Le conseguenze delle sanzioni sull’economia russa sono già evidenti, mentre è ancora presto per capire se danneggeranno su larga scala anche i paesi che le hanno emesse. La previsione è più semplice per i settori specifici dell’economia che dipendono più direttamente dai soldi provenienti dalla Russia e che si stanno preparando ad affrontare un anno difficile: uno di questi è la produzione e la riparazione delle barche di grandi dimensioni, i cosiddetti super yacht, di cui l’Italia è uno dei maggiori costruttori al mondo.

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3 thoughts on “Il business degli yacht russi in Italia

  1. Speriamo di non dover piangere troppo anche noi per queste sanzioni, in primis con il gas, il cui prezzo sale ogni giorno di più, e tantissimi italiani, per poter mangiare, dovranno rinunciare a scaldarsi.
    Spero che questi governanti abbiano preso queste decisioni con cognizione di causa, valutando le conseguenze, che non siano nefaste.

  2. Purtroppo non è così. I “ governanti” italiani almeno in campo affari esteri prendono decisioni solo dietro comando/suggerimento USA & company. Sono dei pecoroni che badano unicamente al proprio tornaconto economico. Non valgono più di ciò.

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