Il business degli yacht russi in Italia
Venerdì sera la Guardia di Finanza ha sequestrato Lady M, uno yacht dal valore di 65 milioni di euro ormeggiato a Imperia, in Liguria, e di proprietà dell’oligarca russo Alexey Mordashov, presidente della società siderurgica Severstal. È stato sequestrato anche un altro yacht, il Lena, che si trovava nel porto di Sanremo, sempre in Liguria. Il proprietario della barca dal valore di circa 50 milioni di euro è Gennady Nikolayevich Timchenko, imprenditore a capo della società di investimento Volga Group. I sequestri, decisi anche in altri paesi europei come Francia e Germania, sono i primi effetti delle dure sanzioni introdotte da molti paesi occidentali per colpire la Russia dopo l’invasione in Ucraina.
Le conseguenze delle sanzioni sull’economia russa sono già evidenti, mentre è ancora presto per capire se danneggeranno su larga scala anche i paesi che le hanno emesse. La previsione è più semplice per i settori specifici dell’economia che dipendono più direttamente dai soldi provenienti dalla Russia e che si stanno preparando ad affrontare un anno difficile: uno di questi è la produzione e la riparazione delle barche di grandi dimensioni, i cosiddetti super yacht, di cui l’Italia è uno dei maggiori costruttori al mondo.
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Speriamo di non dover piangere troppo anche noi per queste sanzioni, in primis con il gas, il cui prezzo sale ogni giorno di più, e tantissimi italiani, per poter mangiare, dovranno rinunciare a scaldarsi.
Spero che questi governanti abbiano preso queste decisioni con cognizione di causa, valutando le conseguenze, che non siano nefaste.
Purtroppo non è così. I “ governanti” italiani almeno in campo affari esteri prendono decisioni solo dietro comando/suggerimento USA & company. Sono dei pecoroni che badano unicamente al proprio tornaconto economico. Non valgono più di ciò.