“Annullare il debito pubblico detenuto dalla BCE”

Cancellare i debiti pubblici detenuti dalla Bce per facilitare la ricostruzione sociale ed ambientale post-pandemia.

È l’appello rivolto da più di 100 economisti europei alla Banca centrale europea, affinché cancelli il debito pubblico dei paesi dell’Eurozona.

La lettera, disponibile online e inviata ad alcuni quotidiani europei (in Italia la pubblicazione è avvenuta su Avvenire), è stata elaborata da un gruppo di economisti francesi (fra i quali Laurence Scialom e Gaël Giraud).

La petizione che chiede la cancellazione dei debiti pubblici statali detenuti dalla Bce sta raccogliendo consensi tra gli accademici di diversi paesi europei: tra i firmatari c’è il celebre Thomas Piketty, ma anche economisti italiani (Nicola Acocella, Leonardo Becchetti), tedeschi, belgi, irlandesi, spagnoli, svedesi, portoghesi, ungheresi…

Una eventuale cancellazione dei debiti pubblici detenuti dalla Bce, insieme all’impegno di spendere la somma con investimenti nella transizione green e in progetti sociali, creerebbe un pacchetto di stimoli di quasi 2,5 trilioni di euro.

La proposta riprende la tesi sostenuta lo scorso novembre da David Sassoli. All’epoca l’idea lanciata dal presidente del Parlamento europeo si scontrò contro il muro di Commissione e Bce.

80 thoughts on ““Annullare il debito pubblico detenuto dalla BCE”

  1. I debiti della Germania sono stati accordati in parte per evitare il ritorno di hitler, tuttavia la Germania è stata smembrata prima in 4 parti poi in 2, la sua capitale e’ stata divisa per 40 anni da un muro con militari che sparavano a morte se la gente tentava di scavalcarlo e la sua politica estera, di difesa, economica e politica e’ stata assoggettata.
    Inoltre la Germania aveva causato la seconda guerra mondiale e il genocidio più famoso della storia. Non mi sembra che sia questo il caso.
    Quindi cortesemente, i paragoni sono inutili

  2. Per fare il mondo sostenibile occorre meno stato e più libero mercato che in metà pianeta non c’è, smettendo di imporre deadline utopistiche e investendo sul nucleare, la forma di energia più sicura e più efficiente del mondo

  3. Nell’attuale frangente gli economisti sono stati chiari nel loro out out alla BCE: o l’azzeramento dei mega debiti pubblici… o la bancarotta! Non c’è scampo 🤷‍♂️

  4. La BCE ha l’occasione di riconvertirsi nella futura Università di eco-economia europea.
    Solo così avrà modo di evitate in parte gli effetti dell’inevitabile crack della Borsa Mondiale.

  5. Alla Germania il debito fu condonate tre volte nella storia…
    Oggi lei risulta inflessibile rispetto ad altri…
    Se venisse cancellato il debito perderebbe il suo potere economico su tutta l’Europa, non dimenticatevi che i soldi presi in prestito si restituiscono in base al debito che uno ha, e oggi se i tedeschi prendono 10 restituiscono 10…
    Dubito molto che ciò avverrà, anche x l’opposizione Dei paesi del Nord Europa e di quelli che hanno creato all’interno di loro dei veri propri paradisi fiscali

  6. Ecco il motivo per cui come diceva Craxi Alitalia fa comodo all’Europa, ma fa molto molto più comodo all’Europa avere Italia all’interno… Così hanno un pirla che paga

  7. Oggi come oggi basterebbe un’Europa che si occupasse solo dei commerci, che inglobasse il debito di tutti i paesi in un’unica banca e che li gestisca in modo unico, Che si occupi di confini, E difesa compresa la politica estera!
    Un’Europa dove le leggi fiscali, le leggi sul lavoro e mi spiace per gli statali, lo stipendio minimo eccetera venga deciso per tutti i paesi in modo uguale, evitando le concorrenze dei ribassi di tasse per attirare aziende.il resto lo farebbero gli stati interni con un vero federalismo e con il rispetto reciproco

  8. Più degli economisti keynesiani o della scuola di Francoforte di sicuro, ma non lo dico io ma lo dice von hayek, von mises e friedman.

    Esiste l’innovazione degli Stati, come hanno fatto anche Spagna e Portogallo nel 2011 facendo le famose riforme liberali strutturali che gli permettono adesso di spendere più di noi e non andare in sofferenza come noi, anche grazie ai soldi del mes ordinario preso negli anni passati.

    Non esiste l’eco economia, esiste il libero mercato che già oggi dove applicato premia i migliori e ostacola i peggiori anche in ambito ambientale, vedasi il caso Texas

  9. La Germania ripeto, colpevole di aver causato la guerra, fu divisa in zone d’influenza, 1/3 dei suoi abitanti dell’epoca condannato al totalitarismo e ripeto con una capitale divisa da un muro in cui si sparava a vista se qualcuno voleva scavalcarlo.
    Quindi fu condonato una parte del debito in moneta ma pago’ carissimo in termini di società.

    NON ESISTONO PARADISI FISCALI ALL’INTERNO DELL’UE. Esistono gli inferni fiscali come l’Italia e l’efficenza come Germania, Paesi Bassi, Belgio, Irlanda, ma anche Portogallo e Spagna

  10. Il pirla siamo noi che a differenza degli altri nonostante avendo quella che tra le due leve è quella più potente ovvero quella fiscale che è in capo agli stati nazionali non ci innoviamo e non facciamo le riforme strutturali che le altre nazioni Spagna e Portogallo hanno già fatto a differenza nostra.
    Tu paghi e ti innovi, altrimenti affossi anche gli altri.
    No, non ce ne andiamo, saremmo morti fuori.

    No, una federazione uccide la libera concorrenza in tema fiscale e punisce i migliori invece di premiarli

  11. 27 pizzerie in una città. Non si può obbligarle a far pagare a tutti gli stessi prezzi nei 27 menu ma invece per premiare la qualità si pongono in concorrenza tra di loro ponendo al centro i consumatori, ovvero tutti noi che abbiamo potere di vita o di morte delle imprese in libero mercato, e implementando la concorrenza tra di loro, la quale premia i migliori e ostacola i peggiori

  12. Serve una confederazione, una ue che si occupa di poche grandi cose ma le fa bene, politica estera, difesa, immigrazione, sicurezza, anche moneta unica, il resto lascia liberi gli Stati in tema fiscale, la più potente delle due leve e non lo dico io ma keynes stesso quindi lontano da me, in tema sociale di operare come vogliono, facendo lavorare la concorrenza che ripeto premia i migliori e ostacola i peggiori.
    Imitiamo dagli altri, facciamo anche noi le famose riforme liberali strutturali, come anche Spagna, Portogallo e Irlanda hanno fatto negli anni passati dal 2011 in poi

  13. Il federalismo non funziona, l’Europa non è gli usa, abbiamo 2000 anni di storia, cultura, tradizioni, impostazioni, visioni, credenze, che non possiamo abbattere per creare un super stato unico, il quale segnalo avrebbe come negli usa, un unico confine nazionale, una sola capitale, una sola moneta, ma anche e soprattutto una sola lingua.

  14. Certo il federalismo non funziona in questo paese come non funziona in Europa peccato che funziona in tutto il resto del pianeta partendo dagli Stati federali al regionalismo ai Lander tedeschi eccetera…

  15. Poi nessuno dice di non premiare i migliori o chi si impegna, il mio discorso era chiaro, non può essere concesso a un paese Per rubare aziende ad un altro paese di avere tassi irrisore rispetto ad altri.
    Come non si può concedere ad un paese di sforare le esportazioni vedi Germania senza che nessuno applichi sanzioni pesanti.
    Europa deve garantire l’equità all’interno degli Stati, e gli Stati devono essere federali con le proprie leggi che nessuno può contraddire.se vogliamo trasformare l’Europa in Europa globalizzata possiamo andarcene a casa tutti adesso

  16. Sono favorevole al federalismo all’interno della nazione. Non all’interno dell’Ue.
    All’interno della nazione è un conto, all’interno di una istituzionale internazionale composta da 27 nazioni diverse con millenni di storia e cultura diversi non funziona.
    Meglio la confederazione, meno cose fa l’autorità centrale meglio e’

    Nessuno ruba nulla, è la concorrenza che giustamente premia i migliori, perché segnalo che le altre nazioni non hanno una pa la cui inefficienza gli causa 200 miliardi di danni annui come da noi e i tempi della giustizia ordinari non sono così elevati come li abbiamo noi.

    Certo che può avere tasse irrisorie, posto che non lo sono, poiché ad esempio nel caso dei Paesi Bassi le tasse per le imprese sono al 40% totalme

  17. Noi serviamo agli altri e gli altri servono a noi, non siamo gli usa, abbiamo perso la guerra, non siamo nel consiglio di sicurezza onu, non abbbiamo le riserve di risorse di materie prime strategiche, non abbiamo le ex colonie. Abbiamo un debito pubblico gigantesco, siamo 74esimi nel mondo per indice di libertà d’impresa, abbiamo 6000 partecipate pubbliche ( la Francia ne ha 1000), non abbiamo una politica estera chiara, abbiamo una fortissima instabilità politica causata dai numerosi partiti in parlamento causati dall’elevato numero di cleavages politiche presenti.
    In una parola siamo un nano in un mondo digitale multipolare globalizzato odierno

  18. O ci innoviAmo imitando, copiando semplicemente le altre nazioni che le riforme le hanno già fatte Spagna e Portogallo comprese con i soldi del mes ordinario, oppure non andiamo avanti, arrancheremo sempre, non per colpa dell’Europa, ma per colpa nostra, perché ripeto che la sovranità fiscale è in capo agli stati nazionali e la leva fiscale è più potente di quella monetaria come dice keynes stesso.

  19. Alessio Luna, il nucleare NON È affatto la forma di energia più sicura. Anzi. A parte Chernobyl, sappi che tutte le centrali nucleari francesi sono da ristrutturare per problemi che presentano da anni ormai. Ma ancora nulla si è fatto. E sono nostri vicini.

  20. Si lo è. Lo dicono i dati, ed è proprio perché sono stato in tour 2gg a Chernobyl che lo dico. Le statistiche dicono che compreso fukushima e Chernobyl che la forma di produzione di energia che più si avvicina al livello massimo di sicurezza ed efficenza è quella nucleare assieme al l’idroelettrico, quest’ultimo non si può usare molto perché tappi a monte e secchi a valle.

    I Francesi lo stanno facendo, alcune le stanno costruendo nuove, altre le stanno chiudendo, altre le stanno sostituendo

  21. Chernobyl è accaduto a causa del comunismo, non della pericolosità del nucleare, ma a causa di un test inutile di un reattore progettato male, i cui responsabili del test non era necessario che sapessero del difetto di progettazione, come se il capitano del Titanic non sapesse se c’è una falla strutturale nella nave da quando è stata costruita

  22. Noi non siamo nemmeno in grado di gestire la manutenzione dei ponti che crollano figuriamoci le centrali nucleari. Fukushima era in Giappone -non era Chernobyl nell’Urss degli anni ‘80.

  23. Non è pericolosa. È la meno pericolosa tra tutte le forme di produzione di energia. È quella che di più di tutti si avvicina al rischio 0, il quale non esiste ma il nucleare ci si avvicina di più.

    Si, sarei d’accordo ad una centrale a 100 metri da casa mia, come il termovalorizzatore o l’autostrada.

    Le scorie si possono stoccare in sicurezza, la Svizzera, la Francia e il Giappone lo dimostrano

    Che sia difficile non lo si mette in dubbio, come difficile e’ costruire e mantenere in efficenza un aereo o un grattacielo o uno stadio.
    Tuttavia siamo in grado di farlo, non viola le leggi della fisica e siamo in grado di imbrigliarlo, lo dimostrano le centinaia di reattori oggi presenti nel mondo e le decine in costruzione

  24. Considerando i costi altissimi dello smaltimento direi che sono più convenienti altre energie dal solare all’idrogeno ad impatto zero. Il recovery dovrebbe andare in quella direzione da quanto si apprende. In Italia sopportiamo ancora i costi della dismissione delle vecchie centrali, lavori ancora in corso che dureranno nei prossimi decenni.

  25. No, il costo dello smaltimento non è alto dato che è spalmato su molti anni e che le centrali moderne riusano molto del combustibile di scarto prodotto.

    Il solare di notte e quando piove non funziona, stessa cosa l’eolico quando non c’è vento.
    L’idrogeno rende meno del nucleare e meno dell’idroelettrico al pari del solare.
    Il recovery andrà purtroppo in misure non incisive per rispettare deadline utopistiche come ‘’zero emissioni per il 2050’’, utopia pura e non lo dico io ma i dati di forbes.
    In Italia non abbiamo un piano infrastrutturale serio a differenza di Giappone, Francia e Svizzera.

  26. Rella, stavolta con te in assoluto concordo (anzi concordiamo, io il mio gatto e tutte le persone che umilmente rappresento al mondo), sulla trita e obsoleta questione del nucleare.
    E ti ringrazio della pazienza con cui ancora esponi dati e ragionamenti ai residui folli della vecchia e decadente umanità “economicista”.
    Grazie 🙏 a te.
    Requiem agli altri.

  27. Se si vuole avere visione bisogna puntare allo sviluppo di tecnologie nuove che non abbiano rischi. Soprattutto se si investirà come sembra in nuove teconologie come previsto dal recovery e richiesto dall’UE bisognerà evitare di finanziare tecnologie inquinanti in contraddizione con gli scopi del recovery. Questa crisi riuscirà forse a farci intraprendere nuove strade più visionarie, superando la mentalità vecchia che in Italia sovvenziona sempre gli stessi imprenditori che usano tecnologie inquinanti

  28. Elon Musk per esempio era considerato un pazzo ma ha creato auto elettriche più performanti di quelle a benzina. Ormai si stanno studiando pannelli fotovoltaici e accumulatori di energia molto più performanti di quelli che abbiamo che comunque sono sufficienti in molti casi.

  29. Non è sorpassato, anzi, nel mondo decine di impianti vengono costruiti ogni anno, inoltre la sperimentazione sulla fusione sta andando molto avanti. In Italia è superato, per fortuna nel mondo no.

    Mi spiace, ma tutto è economia, è essa che fa funzionare giustamente il mondo. Quando andiamo al supermercato facciamo scelte economiche, lo stesso fa una nazione.
    Tutto è economia.

    Infatti ripeto le centrali di ultima generazione hanno meno rischi in assoluto assieme al l’idroelettrico.

    L’inquinante è petrolio e carbone.
    Il non inquinante è rinnovabile tra cui il nucleare, il quale a differenza di eolico e fotovoltaico va h24 7-7.

  30. Il fotovoltaico non rende oggi più del 30% dell’energia prodotta. Il nucleare va oltre il 60 assieme al l’idroelettrico.
    Oltre a musk infatti c’è gates che propone mini impianti nuclari con il progetto terrapowers che usa tecnologia twr con il riuso di scorie

  31. Dei 442 attivi, 33 stanno funzionando da 27 anni e 32 da da 26. Le centrali piu’ vecchie, quelle di prima generazione, sono state ormai smantellate (ne restano in funzione una o due a scopo sperimentale) e tutte le centrali attualmente attive nel mondo sono di seconda generazione.
    La terza generazione e’ al nastro di partenza in Europa, con una centrale in Finlandia e una in Francia, e inoltre in Cina, Giappone e Corea. I reattori entrati in funzione piu’ di 30 anni fa, come quelli della centrale giapponese di Fukushima sono complessivamente 152, dei quali 14 hanno piu’ di 40 anni. I reattori piu’ giovani, con meno di 20 anni, sono 79 e di questi 29 hanno meno di 10 anni.

  32. Il futuro sarà dato dalla “fusione nucleare” che sarà la soluzione a ogni problema energetico mondiale.
    Fino a ieri siamo arrivati alla “fissione” nucleare ma , come sappiamo, le scorie sono radioattive e molto durature dannose per il pianeta. Invece la fusione risultata essere un’energia potenzialmente illimitata, pulita e sicura.

  33. Ci stiamo lavorando infatti. Nel mentre lavoriamo contemporaneamente anche al problema delle scorie per le quali si possono stoccare in sicurezza elevata come in Svizzera, Francia e Giappone e attraverso il riuso di esse come accade nei reattori attuali più moderni

  34. Il programma nucleare dev’essere previsto sul lungo periodo e gestito da un’organizzazione centralizzata e ben preparata.
    Per il combustibile ( uranio) l’onere del capitale è generalmente più elevato nel caso del nucleare che in quello dei combustibili fossili. Ciò comporta una grande importanza dell’affidabilità dell’impianto nucleare che dovrebbe funzionare sempre alla massima potenza possibile. Cosa difficile da ottenere.

  35. Tra lo sviluppo iniziale di un nuovo concetto di reattore nucleare e l’installazione della prima centrale commerciale su di esso fondata passano parecchi anni, durante i quali le spese di ricerca e sviluppo da sostenere sono ingenti e crescenti nel tempo; si deve prevedere tra l’altro la costruzione di uno o più impianti prototipo. Si tratta, quindi, di un’impresa altamente impegnativa sul piano economico, programmatico e politico, e al tempo stesso rischiosa, come dimostrano i non pochi progetti concettualmente innovativi abbandonati, anche nelle fasi finali dello sviluppo.

  36. La costruzione di impianti nucleari richiede l’esistenza di un’organizzazione industriale evoluta ed economicamente potente. Si tratta di mettere a punto tecnologie e processi industriali raffinati e innovativi rispetto a quelli tradizionali. Occorrono grossi investimenti per le infrastrutture fin dalle prime fasi del progetto. Le procedure di controllo della qualità sono molto importanti e assai più stringenti di quelle normalmente in uso. Occorre personale altamente specializzato, il cui addestramento richiede tempi lunghi.

  37. Il trasporto del combustibile irraggiato, anche se molto saltuario e riguardante quantità relativamente modeste, risulta complesso per i problemi di sicurezza connessi e anche per i suoi risvolti sociali e politici.

  38. Si, ce la possiamo fare, ce la potevamo fare nel passato e ce la potremo fare nel futuro. Contrariamente a quello che si pensa io non considero i miei connazionali un branco di idioti, trogloditi, manettari mafiosi delinquenti. Non lo credo. Credo che siamo una grande nazione, con un grande spirito d’innovazione, che non siamo migliori agli altri ma non siamo nemmeno peggiori agli altri, siamo eguali. Ce l’hanno fatta i francesi, i tedeschi ( che hanno deciso di spegnere e adesso arrancano e il loro costo dell’energia e’ aumentato), i giapponesi, i britannici, gli americani, gli svizzeri, i russi, persino gli Emiratini ce la fanno.
    Possiamo farlo, abbiamo gli ingegneri capaci, possiamo costruire grandi opere fatte bene in tempi certi e mantenerli ef

  39. Alessio, una ottima organizzazione e grossi investimenti per le infrastrutture. Poi il controllo di qualità altissimo , l’addestramento di personale altamente qualificato etc. La sicurezza nel trasporto del combustibile etc Se solamente i privati se ne occupassero, allora ( senza le solite raccomandazioni e clientelismi vari) potrei crederci. E senza ostruzionismi di certi politici contrari a investimenti e infrastrutture. Sarebbe una nuova inedita Italia…

  40. Anche io ci speravo quando tornai dagli USA dopo venti anni. Ma in Italia purtroppo bisognerebbe cambiare la testa di troppe persone. E cominciare dalla scuola. Dove ormai non si insegna più nulla. Comunque mi fa piacere che tu sia ottimista..

  41. Si può fare, mc donald è arrivato a Mosca e coca cola a Pyongyang, dopo due decenni di statalismo e spesa pubblica folle nel 79 arrivò la thatcher. Si può fare, occorre volerlo

  42. Io credevo lo stesso tanti anni fa. Poi incontrai il muro di gomma della negligenza e della disonestà. Della mancanza del senso di squadra. Invidie , conoscenze etc. Non mi voglio dilungare. Ma gli italiani da decenni sono cambiati in peggio. Niente amor patrio e ognuno bada solo si fatti propri. Ma tu non fermarti. Io ho fatto sin troppo e ho pagato anche caro il mio tentativo. Non fermarti. Non si sa mai. Buona cena Alessio. ( che lavoro fai se posso permettermi…)

  43. Finché si progettano e si costruiscono ci vogliono decenni e tra 10 anni solare, idrogeno e altre rinnovabili saranno ancora più sviluppate e convenienti. Il nucleare è da sempre associato a pericolo e mal si concilia con l’idea attuale di ambiente senza contare che c’è già stato un referendum e in Germania stanno dismettendo le centrali e la Francia seguirà

  44. Solare di notte, quando piove e quando è nuvolo non va. Puoi migliorare la resa quanto vuoi ma minimo 1/3 del giorno te lo togli comunque, a differenza del nucleare. Stessa cosa l’eolico quando il vento non c’è.
    Tra decenni ci sarà la fusione che sarà il punto di Arrivo fino all’uso tra qualche secolo dell’antimateria.
    La Germania ha fatto un errore e infatti la paga che sono dovuti tornare al carbone, al termogas e pagano di più l’elettricità.
    La Francia sta ammodernando alcune centrali e ne sta costruendo una nuova

  45. Alessio, sono parzialmente d’accordo, i complotti esistono eccome.. anche “l’illuminato/fulminato” lorenzo cherubini ne ha dato testimonianza… poi che il fine ultimo di questi “club privè” venga chiamato “big reset “ o “fagioli con le cotiche” a noi non verrà detto, ma a tempo debito avremo solo la sensazione di uscire da un recinto per entrante in uno più piccolo…

  46. Alessio, non è mia intenzione farti cambiare opinione su questo tema, specialmente perché ritengo che in buona parte tutti noi siamo solo “passeggeri inconsapevoli” su un treno che di tanto in tanto potrà anche cambiare binario senza variare peró la stazione di arrivo, nulla è lasciato al caso e men che meno l’economia mondiale.. La politica è solo un paravento per celare chi veramente “può fare”..

  47. Nessuno si cela dietro nulla. Esiste l’economia e la politica, non i complotti, che come tali sono falsi.
    L’economia attualmente funziona a ‘’tassa e spendi soldi non tuoi ‘’, il contrario del libero mercato

  48. Come detto, non sono quà per farti cambiare idea in quanto francamente non mi interessa, se tu credi in una sorta di teoria del kaos instradata da regole e leggi macroeconomiche a me non tange, ti auguro comunque una buona serata.

  49. Non credo in nulla che non sia reale ma che vada al complotto.
    Credo nell’oggettività della politica e dell’economia

    Addio

    Al libero mercato e agli individui

    Semper

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