L’accesso a Internet è un diritto umano?

La pandemia da Covid-19 ha profondamente inciso sulla vita della comunità mondiale. Le regole sul distanziamento sociale, il lockdown, il coprifuoco e numerose altre misure restrittive hanno fortemente implementato il ruolo del digitale nella vita di ognuno di noi, conducendo a nuove sfide sul rafforzamento delle infrastrutture di connessione alla rete e alla diffusione della banda ultra-larga.

Occorre, a questo punto, domandarsi se esista nell’ordinamento italiano e internazionale un vero e proprio ‘diritto di accesso a Internet’.

Il diritto di accesso alla rete può essere considerato come quella situazione giuridica funzionale all’espletamento di numerose e ulteriori attività del ‘vivere quotidiano’ tramite l’accesso al cyberspazio, come nuova dimensione dell’agire umano. Ovvero un’estensione di attività, diritti, facoltà (ma anche obblighi) tradizionalmente esercitabili nel contesto ‘materiale’ o ‘offline’.

È pertanto evidente che non si tratta di un diritto umano da riconoscersi a titolo originario, quanto piuttosto una ‘diversa’ modalità di esercitare diritti fondamentali ampiamente riconosciuti, fra tutti il diritto alla libera espressione e informazione. 

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6 thoughts on “L’accesso a Internet è un diritto umano?

    1. Esatto prima di internet ce ne sono talmente tanti di diritti che non sono rispettati. Non inizierei una battaglia sociale prima di aver ottenuto quelli elencati da te.

  1. Il diritto all’accesso a internet può essere considerato il diritto alle pari opportunità sociali, ossia l’opportunità a poter accedere a tutti i servizi pubblici e attività di rilevanza pubblica e anche servizi e attività private o commerciali.

  2. Che internet, sia utile e comodo, nessuna obiezione, ci mancherebbe…‼️
    Certo, c’è anche da dire, che oggi siamo arrivati ad un punto di esagerazione infinita, poi per avere un riscontro dei parametri assurdi di cui siamo oggi, basti mostrare ad un bimbo, ne tanto piccolo, ne tanto adulto, diciamo intorno ai 10/12 anni o giù di lì, la carta da lettere, compresa la busta con francobollo, penso che saremo (almeno quelli dai 45/50 anni in su…) guardati da loro in maniera strana, facendosi anche delle domande, tipo “ma non era faticoso, scrivere tutto a mano”, ed i tanti giorni/settimane per ricevere un riscontro, per loro tutto tempo sprecato…‼️
    Per non parlare poi, di tutte le altre “diavolerie” pre-internet…‼️
    Loro non sapranno mai, cosa vuol dire amicizia, che non sia Facebook, Instagram, tik tok ecc; le partitelle tra amici, fare giochi con persone vere e non con i vari avatar…‼️
    E comunque, se noi, i nostri padri, i nostri nonni e via così, se siamo arrivati sino all’oggi, vuol dire che se manca internet, i vari Smartphone, PC ecc, la vita è andata avanti lo stesso senza problemi di sorta…‼️
    Poi se ci sarebbe la possibilità di interloquire con un nostro defunto, e per dargli un sunto del tempo passato, ad oggi, verrebbe anche da dirgli, che ora ci sono tanti lavori nuovi, che prima non esistevano neanche, e tra questi, verrebbe da citare anche il “lavoro” dí Influencer, penso che dopo la dovuta spiegazione, di cosa si trattasse, ci manderebbe a quel paese, e tornerebbe di corsa, nel regno dei più…‼️

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