Costa Concordia, 10 anni fa il tragico e fatale inchino

Erano le 21.45 del 13 gennaio 2012 quando la nave da crociera Costa Concordia, dell’omonima compagnia Costa Crociere del gruppo Carnival, impattò contro la scogliera delle Scole all’isola del Giglio (Toscana) squarciando la nave per 70 metri sul lato sinistro della carena. Oggi sono passati 10 anni da quel triste evento che causò la morte di 32 persone e 110 feriti, per oltre 4.200 persone a bordo della nave.

La Concordia diventò la nave passeggeri più grande mai naufragata dai tempi del Titanic, che era affondato nell’Atlantico esattamente un secolo prima, e finì sulle prime pagine dei giornali di mezzo mondo, che seguirono per anni le vicende dei protagonisti di quel disastro, primo fra tutti il capitano della nave Francesco Schettino che lavorava per Costa Crociere dal 2002 ed era comandante dal 2006. Il primo ufficiale di coperta era Ciro Ambrosio. Entrambi sono stati arrestati con le accuse di naufragio, omicidio colposo plurimo e abbandono di nave in pericolo.

La Costa Concordia era lunga 290,2 metri, larga 35,5 e alta 70. I ponti erano 17, di cui 13 aperti ai passeggeri. Le centrali elettriche potevano fornire energia sufficiente a una città di 50mila abitanti. La nave aveva 13 bar e cinque ristoranti, quattro piscine di cui due con tetto semovibile in cristallo. L’area termale era di 6mila metri quadrati, quella sport di 2mila. C’erano discoteche, cinema, teatri, sale giochi, aree per bambini, un percorso di jogging. Le cabine erano 1.500 di cui 505 con balcone, e 58 suite.

Nel luglio del 2014 la Costa Concordia fu rimossa dal luogo del naufragio con un’operazione piuttosto complessa e riuscita perfettamente. Venne trasportata a Genova, dove il 7 luglio 2017 fu terminata l’opera di demolizione.

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