Talebani in Afghanistan, un bilancio dei primi quattro mesi al potere

Lo scorso 15 agosto i talebani si sono insediati nella capitale afghana Kabul, annunciando la rinascita dell’Emirato islamico in Afghanistan. Nel giro di poche settimane, il gruppo ha preso il controllo del Paese conquistando gran parte dei suoi capoluoghi provinciali. Il successivo 31 agosto, le truppe statunitensi hanno concluso il loro ritiro dal Paese e, il 7 settembre, i talebani hanno annunciato un nuovo governo ad interim, guidato dal Primo ministro Mohammad Hasan Akhund. 

Da quando è stato istituito l’Emirato, i talebani hanno ripetutamente espresso l’aspettativa che la comunità internazionale arrivi a riconoscere ufficialmente la loro autorità come legittima nel Paese. A tale riguardo, il gruppo ha compiuto numerosi passi per dimostrare la volontà di soddisfare le condizioni poste dalle potenze occidentali e da alcuni Stati regionali.

Contestualmente, il ritorno dei talebani al potere ha fatto precipitare l’Afghanistan in una crisi economica senza precedenti. I finanziamenti internazionali sono stati sospesi e miliardi di dollari depositati all’estero sono stati congelati. Ben l’80% del budget dell’Afghanistan proviene dalla comunità internazionale. Senza un accesso al denaro straniero, è probabile che l’economia afghana nel breve periodo si contragga di circa il 40%. 

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10 thoughts on “Talebani in Afghanistan, un bilancio dei primi quattro mesi al potere

  1. Ciao Gianluca,
    mi hai incuriosito e sono andato a guardare i grafici sui contagi afghani: effettivamente, da quando i talebani sono tornati al potere, la curva pandemica si è azzerata.

    Hanno sconfitto il Covid.
    Come Kim Jong-un 💪🏻

  2. bravi furbi, voi credete che i talebani e l’altro dittatore facciano sapere se ci sono vittime covid da loro? Anzi, i malati li stermineranno loro stessi.
    Nn credete ai sogni, i sogni ingannano.

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