È iniziato il processo per le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

Ieri si è tenuta la prima udienza preliminare del processo per le violenze subite lo scorso aprile dai detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Gli imputati sono 108, chiamati a rispondere a vario titolo dei reati di lesioni, abuso di autorità, falso in atto pubblico, cooperazione in omicidio colposo e, per la prima volta in Italia, del reato di tortura, introdotto nell’ordinamento italiano nel 2017.

I fatti risalgono al 6 aprile 2020, quando nella casa circondariale Francesco Uccella di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, a seguito di una protesta (una delle tante che in quei giorni ci furono da Nord a Sud), si tenne quella che venne definita una “perquisizione straordinaria generale“, e che il Gip Sergio Enea ha chiamato “un’orribile mattanza“.

Io la definirei una mattanza di Stato, con anche un’amnesia di Stato” ha detto in un’intervista al quotidiano ‘Il Mattino’ il garante dei detenuti della Regione Campania Samuele Ciambriello, costituito parte civile al processo.

6 thoughts on “È iniziato il processo per le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

  1. Se c’è stato abuso di potere, accertato dalle indagini e confermato dalle testimonianze e dalle immagini, è giusto che paghino. Se la legge è uguale per tutti, lo dev’essere davvero per tutti, carcerieri e carcerati.

  2. Sono state delle azioni seguite da rivolte dei detenuti . Un pugno di ferro va sempre tenuto quando la situazione sembra essere difficilmente controllabile. Io sono per le guardie 💪🏻

  3. Legge uguale per tutti? Ma siamo in Italia!! E a parte questa sono criminali. Degrado della civiltà, dannosi per lo stato. Niente che non si meritassero. Ricordiamo anche che era in corso una rivolta loro.. dei detenuti. Quindi hanno fatto bene. Ps è ora di rimettere i lavori forzati

Lascia un commento