Operaie costrette a lavorare gratis per punizione

Quando si lavora si commettono errori, può accadere a tutti. Chi non lavora non sbaglia — verrebbe da dire — ma otto operaie di uno stabilimento ortofrutticolo trentino per un errore su un lotto di merce sarebbero state costrette a lavorare gratis. Una specie di castigo. “È un sistema punitivo, inammissibile e illegale, che va contro tutte le regole sancite dallo Statuto dei lavoratori e per noi inaccettabile”, tuonano le segretarie di Flai Cgil e Fai Cisl, Elisa Cattani e Katia Negri.

Sono state loro a denunciare quanto accaduto giovedì scorso nello stabilimento Sft (Società Frutticoltori Trento) dove un gruppo di operaie sarebbero state costrette dalla direzione aziendale a lavorare senza retribuzione. In realtà non è neppure chiaro chi sia stato a commettere l’errore, ma quando in azienda si sono accorti che il carico non era conforme e le mele erano danneggiate sarebbe arrivato l’ordine di ricontrollare tutte le mele.

Le lavoratrici sono state quindi costrette allo straordinario, non pagato però. «Alle tutte otto le lavoratrici della linea di produzione in cui si è verificato l’errore — spiega Cattani — è stato imposto dalla direzione di timbrare l’uscita alle 15.30 e poi tornare al lavoro fino alle 17, senza retribuzione». L’azienda avrebbe deciso di imporre il lavoro straordinario non pagato dopo la contestazione da parte di un cliente che aveva restituito la merce perché non conforme.

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12 thoughts on “Operaie costrette a lavorare gratis per punizione

  1. Se i soldi sono ottimi il lavoro lo dovrebbe essere altrettanto. Come si fa allora a difendersi da chi lavora male? Tutte le sigle che sono intervenute lo dovrebbero dire chiaramente come si può difendere l’imprenditore che è veramente la vittima predestinata sia dallo Stato che dai sottoposti. Ora mi si venga a dire qual è l’esempio che se ne può trarre: lavora come ti pare, bene o male non fa differenza, c’è sempre in questa Italia chi prenderà le tue difese. 🙈

    1. Medi non si può non essere perfettamente d’accordo…purtroppo oggigiorno è meglio prendere il reddito di cittadinanza…tanto da noi sono tutti a favore degli scansafatiche…gli imprenditori devono solamente pagare e tacere anche quando il lavoro non è fatto a regola…

    2. Non solo concordo, ma alla fine gli ha chiesto SOLO h 1,5 di straordinario… non so se queste ore non pagate siano state sufficienti a compensare il danno economico e d’immagine subito…

    3. gli straordinari devono essere pagati,non esiste ricattare i propri dipendenti in questo modo,come non esiste che delle persone difendano il titolare…ma evidentemente alla gente piace essere trattata da schiavo

    4. Avranno anche sbagliato io lavoro, ma chi è che pagato per controllare quello che viene fatto? Perché devono pagare le operaie e i capi e i dirigenti no?c’è un responsabile,allora che paghi lui, dato che è il suo lavoro

    5. Ma comunque le punizioni ci sono. Multe, sospensioni e poi successivamente il licenziamento. Il lavoro non retribuito non è contemplato. Anche perché poi sarebbe un attimo che contestano qualunque cavolate pur di non pagare.gli imprenditori italiani sono famosi per essere… “furbi”

  2. D’accordo con re julian, se la n operaio non ti sta bene hai l’arma del licenziamento, il resto sono solo vessazioni.chiudere la fabbrica e far produrre a persone oneste, se passasse il concetto che si dovrebbe recuperare sarebbe un ritorno alla schiavitu’

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