Alec Baldwin spara sul set e uccide una donna

Giovedì Halyna Hutchins, la direttrice della fotografia di un film western in lavorazione intitolato Rust, è morta dopo essere stata colpita da diversi colpi sparati dal famoso attore statunitense Alec Baldwin con un’arma da fuoco di scena, quelle che vengono utilizzate sui set cinematografici al posto delle armi vere. Non è ancora chiaro però come siano andate le cose e come sia stato possibile, anche perché normalmente le armi di scena sono caricate con cartucce a salve. Nella sparatoria è rimasto ferito anche il regista del film, che si stava girando nella contea di Santa Fe, in New Mexico.

Un portavoce dell’ufficio dello sceriffo della contea, citato dal New York Times, ha detto che non si sa ancora se gli spari siano partiti durante una prova o durante le riprese, e ha aggiunto che al momento si sta cercando di verificare quale tipo di proiettile sia stato sparato. La polizia locale ha detto ad AFP che Baldwin si è fatto interrogare spontaneamente. Per ora nessuno è stato incriminato.

13 thoughts on “Alec Baldwin spara sul set e uccide una donna

  1. Conseguenze solite dei pistoleri americani, se armi e proiettili circolano liberamente come caramelle prima o poi scappa l’incidente e il morto sia sul set che nella vita reale. Per non parlare del fatto che se volessero usarle, esistono pistole che sparano solo a salve, poco più di giocattoli, vuoi la pistola vera vuoi la libera vendita e queste sono le conseguenze. “E’ stato un tragico incidente” ha detto, nel 2021 muoiono come degli scemi!

  2. Qui è soprattutto colpa della ragazza che controllava le armi, aveva 23 anni..questo era il suo secondo lavoro, poi quello che pubblica/va su twitter è/era veramente strano, non vedo perchè l’abbiano assunta, sarà per il padre già conosciuto

  3. Anche l’obbligo del Greenpass per l’alta velocità e nn per i regionali, o nessun tampone per i vaccinati da mesi nonostante il 10% può infettarsi…è molto stupido.

  4. Infatti io estenderei il green pass a tutti i luoghi pubblici e alle manifestazioni all’esterno o dove vi sono assembramenti e lo darei solo ai vaccinati. I tamponi poi servono solo per tracciare i contagi ma devono essere molecolari e fatti da enti riconosciuti che partecipino al tracciamento. Se un “tamponato” si infetta 5 minuti dopo il tampone negativo (non essendo vaccinato è molto facile che accada con le varianti attuali) andrà in giro ad infettare per 48 ore.

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