Secondo l’esercito Usa “Al Qaida è ancora in Afghanistan”

 “Al Qaida è ancora in Afghanistan”. A sostenerlo, ieri in un intervento al Senato degli Stati Uniti, sono il Capo di stato maggiore congiunto Mark Milley e il Capo del comando centrale Kenneth McKenzie, che hanno così smentito il Presidente Joe Biden, che aveva affermato che nel Paese il gruppo terroristico era stato sconfitto.

Al Qaida o l’Isis-K potrebbero minacciare “gli Stati Uniti nel giro di 12-26 mesi” ha ammonito Milley, sostenendo che “una Al Qaida riorganizzata o un Isis con aspirazioni ad attaccare è una possibilità davvero reale”.

Nel frattempo, in Afghanistan la situazione rimane molto complessa. Specialmente per le donne. La Bbc ha infatti denunciato, ad esempio, la situazione che stanno vivendo oltre 220 giudici donne, attive negli scorsi anni nel perseguire stupri, violenze e femminicidi, che vivono nel terrore per paura di possibili ritorsioni da parte dei talebani, che avrebbero già minacciato molte di loro. “Finché un vero ambiente islamico non sarà garantito per tutti, alle donne non sarà permesso di venire all’università o di lavorarci” ha twittato ieri Ashraf Ghairat, il neo-rettore dell’Università di Kabul nominato dai talebani, che ha concluso il tweet scrivendo “Islam first”, chiaro riferimento al famoso slogan di Donald Trump, ripreso anche in un tweet successivo: “Make Kabul University (KU) Great Again”.

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