Boom di contagi negli Usa, il triplo rispetto al 2020

Negli Stati Uniti, nell’ultima settimana, i casi da Covid sono aumentati del 300% rispetto allo scorso anno. Nel 2020, nella settimana del Labor Day (30 agosto-6 settembre) vi furono 287.235 casi, mentre nel 2021 sono state contagiate 1,14 milioni di persone.

Dall’inizio della pandemia gli Usa hanno superato i 40 milioni di contagiati e attualmente il 47% degli americani non è pienamente vaccinato.

Il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases Anthony Fauci si è detto “molto preoccupato”, poiché “si tratta di contagi e di morti evitabili”, grazie al vaccino: “Il problema negli Usa è che, mentre una buona fetta di persone è stata vaccinata, 75 milioni di individui, che potrebbero esserlo, non lo sono. Quando anche queste persone saranno vaccinate, avremo una migliore gestione della situazione” ha spiegato Fauci.

12 thoughts on “Boom di contagi negli Usa, il triplo rispetto al 2020

  1. Aumentiamo il rumore di fondo sulle stragi, aumentiamo il rumore di fondo per le possibili stragi politiche, facciamo che ci si inventino eroi da green pass, poi una bella spolverata di uccisioni a LGBT etc… facciamo che gli uomini chiedano protezione e la politica li soddisferà
    Poi ti verranno a prendere perché incriminato di qualche puttanata et voilà. Le jeu est fait. E la politica si autogestirà alla faccia dell’economia e della legge…

    1. PERCHÈ I NON VACCINATI CAUSANO LE VARIANTI

      Ogni variante di SARS-CoV-2 è definita da un preciso set di mutazioni. Ora, la domanda è: di cosa ha bisogno il virus per accumulare queste mutazioni e dare origine a una nuova variante?
      Ha bisogno di riprodursi.
      Per riprodursi il virus deve entrare dentro una persona, infettarla, e replicarsi molto. Ad ogni replicazione ha la possibilità di mutare, e sebbene la maggior parte delle mutazioni siano per lui negative, ogni tanto gliene capita una giusta che lo rende migliore (per lui, non per noi che ce lo becchiamo migliorato). Va da sé che se un virus non si può replicare non può neanche mutare, e quindi neanche emergono varianti.
      Ha bisogno di diffondersi.
      Dopo essere mutato in meglio però il virus ha bisogno di passare a uno o più nuovi ospiti, altrimenti questa sua bella mutazione rimane solo nella persona in cui si è generata e prima o poi sparisce. Per fare ciò ha bisogno di produrre molte particelle virali, ovvero di di raggiungere un’alta carica virale. Se negli infetti la carica virale resta bassa però la mutazione appena generatasi non si diffonde, e quindi è come se non fosse mai esistita.
      Ora, indovinate un po’ chi tra un vaccinato o un non vaccinato è il terreno ideale per far riprodurre il virus, dargli la possibilità di mutare e poi avere un’alta carica virale così da diffondersi per bene?
      E perché proprio il non vaccinato?
      Non solo la maggior parte dei vaccinati non si infetta [1], ma anche se si infettasse avrebbe una carica virale più bassa e per meno tempo [2], limitando di fatto la probabilità di contagiare altre persone.
      Chi dice che i vaccini causano le varianti o mente sapendo di mentire, o mente perché non ha conoscenza dei più elementari concetti di biologia molecolare ed evoluzione.
      Una variante diventa prevalente rispetto alle altre quando ha una caratteristica che le dà un vantaggio rispetto alle altre *in un dato contesto*.
      Le varianti principali fino ad ora classificate sono 4 (alfa “inglese”, beta “sudafricana”, gamma “brasiliana” e delta “indiana”), e sono tutte emerse prima dell’inizio delle vaccinazioni [3], nel tardo 2020.
      Fino ai primi mesi del 2021 le uniche persone immuni al virus, oltre a una manciata di vaccinati, erano le due, forse tre, manciate di guariti, il che significa che le varianti si sono diffuse in un contesto in cui la maggior parte delle persone non erano immuni. Queste varianti, alfa e delta in particolare, non sono diventate prevalenti perché sono in grado di evadere la risposta immunitaria (su di loro i vaccini disponibili funzionano tranquillamente [4]), ma perché si diffondono meglio delle precedenti in quanto sono in grado di legarsi meglio al recettore ACE2 per entrare nelle nostre cellule.
      Con l’aumento delle persone immuni, sta cambiando la popolazione in cui si diffonde in virus in quanto quest’ultimo si trova sempre più spesso la strada sbarrata dai vaccinati. Significa che prima o poi emergerà una variante in grado di aggirare completamente l’immunità vaccinale? Non possiamo escluderlo, ma è veramente molto improbabile.
      Quello che possiamo dire con una discreta certezza invece è che se mai una simile variante emergerà lo farà perché il virus è stato lasciato libero di circolare e di mutare tra i non vaccinati, che sono i suoi ospiti ideali.

      [1] https://www.bmj.com/content/373/bmj.n888
      [2] https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2107058?s=08
      [3] https://www.gisaid.org/hcov19-variants/
      [4] https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.05.22.21257658v1

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