Tragedia in Kenya, diga crollata causa 45 morti e devastazione

Nell’area di Mai Mahiu, nel Kenya occidentale, lunedì mattina è avvenuta una tragedia senza precedenti: una diga è crollata, provocando una violenta massa d’acqua che ha travolto i centri abitati circostanti. Il bilancio delle vittime si aggira attualmente intorno alle 45 persone, mentre numerosi altri sono dispersi o intrappolati nei propri veicoli dopo che le acque hanno invaso una delle autostrade più trafficate del paese.

Secondo la Croce Rossa locale, decine di persone sono ancora disperse, mentre altre faticano a liberarsi dai veicoli sommersi. Gli alberi sono stati sradicati e gli edifici distrutti, lasciando dietro di sé un paesaggio di desolazione e disperazione.

Il ministro dell’Interno del Kenya, Kithure Kindiki, ha reagito prontamente ordinando un’ispezione immediata di tutte le dighe e dei serbatoi d’acqua, sia pubblici che privati, entro ventiquattro ore dalla tragedia. L’obiettivo è prevenire ulteriori crolli che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione già critica.

Le forti inondazioni che hanno colpito questa regione del Kenya sono state alimentate da piogge particolarmente intense, che hanno avuto inizio a metà marzo. Questo evento climatico estremo ha causato una devastazione su vasta scala, con un numero impressionante di vittime e sfollati.

Negli ultimi giorni, solo in Kenya, si contano quasi 100 persone decedute e oltre 20.000 sfollati a causa delle inondazioni. La situazione non è migliore nella vicina Tanzania, dove almeno altre 155 persone hanno perso la vita per la stessa ragione.

Le comunità locali, insieme alle autorità nazionali e agli organismi di soccorso, stanno lavorando incessantemente per affrontare questa emergenza e fornire assistenza alle vittime. Tuttavia, la strada verso la riprisa sarà lunga e richiederà uno sforzo collettivo e coordinato per ricostruire le vite e le comunità colpite da questa tragedia.

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