Il ministro Gantz strappa con Netanyahu e chiede elezioni anticipate

Defense Secretary Dr. Mark T. Esper hosts Israeli Defense Minister Benjamin “Benny” Gantz at the Pentagon, Washington, D.C., Sept. 22, 2020. (DoD photo by Lisa Ferdinando)

A livello internazionale è unanime la condanna di Israele per l’uccisione dei sette operatori umanitari della ong americana World Central Kitchen. Nella giornata di giovedì è attesa una telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che si è detto “indignato“, e il premier israeliano Benjamin Netanyahu. I due leader sono ai ferri corti e Netanyahu è sempre più sotto pressione anche all’interno del Paese, dove negli ultimi giorni decine di migliaia di manifestanti si sono riuniti a Gerusalemme e Tel Aviv per chiederne le dimissioni. E alle pressioni dei cittadini, mercoledì si è aggiunto l’appello del ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz, che ha invitato Netanyahu a indire elezioni anticipate entro la fine dell’anno.

L’appello di Gantz, leader centrista e principale rivale politico di Netanyahu, è arrivato dopo che mercoledì si sono ripetute le contestazioni alla Knesset, il parlamento israeliano, con il duplice obiettivo di chiedere elezioni anticipate e un accordo per il rilascio degli ostaggi di Hamas.

Gantz ha parlato durante una conferenza stampa chiedendo di andare al voto a settembre, due anni prima del previsto, sostenendo che le elezioni sono necessarie per rinnovare la fiducia degli israeliani nel governo: la popolarità di Netanyahu è progressivamente crollata nei sondaggi d’opinione ed è stato ampiamente superato da Gantz. Indire elezioni anticipate, ha aggiunto Gantz, lascerebbero il tempo per continuare la guerra contro Hamas, permettendo però ai cittadini “di sapere che presto rinnoveremo la fiducia tra noi ed eviteremo una spaccatura tra la gente”.

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