I nuovi esodati dopo la stretta sul Superbonus. Una bomba sociale

Il Superbonus ha aperto un enorme buco di bilancio nelle casse dello Stato. Tuttavia, le contromisure rischiano, se possibile, di danneggiare ancor più cittadini, famiglie e imprese incolpevoli ancora alle prese con i lavori.

In particolare, nei giorni scorsi, il 30 marzo, è entrato in vigore il decreto 39/2024, che prevede che migliaia di cantieri non partiranno nonostante la presentazione delle Cilas, le Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata. Inoltre, per alcuni cantieri in cui i lavori sono già iniziati si perderà la possibilità di cedere il credito fiscale, in quanto le spese non sono state ancora documentate. Il decreto ha infatti lo scopo di eliminare la possibilità di cessione per diverse situazioni che erano state salvaguardate in precedenza, come il Terzo settore, e quello di rende nulle le Cilas presentate entro il 16 febbraio 2023, facendo perdere ogni diritto alla cessione del credito.

Il provvedimento, come spiegato da ‘Il Sole 24 Ore’, rischia di avere effetti devastanti su famiglie e imprese impegnate nei lavori in seguito all’approvazione del Superbonus. Senza la possibilità di cedere il credito, i commettenti potrebbe trovarsi nell’impossibilità di finanziare autonomamente i lavori, rischiando contenziosi legali; allo stesso modo, coloro che in precedenza erano considerati eccezioni al Superbonus ora si trovano senza cessione del credito, così come i condomini che avevano depositato le Cilas entro il 16 febbraio 2023 e chi ha già avviato i lavori ma non ha ancora pagato alcuna fattura. Secondo le elaborazioni de ‘Il Sole 24 Ore’, il provvedimento è destinato a trasformarsi in una stangata per circa 15mila condomini in tutta Italia, oltre che, ovviamente, per le imprese e i lavoratori impegnati nei cantieri.

Moltissime persone che hanno agito nella legalità, seguendo una legge dello Stato, potrebbero ritrovarsi con debiti enormi e senza una casa; allo stesso modo, tante aziende e moltissimi lavoratori rischiano un contraccolpo non indifferente. Tant’è, nei mesi scorsi Confartigianato aveva denunciato che il blocco della cessione dei crediti mette a rischio 150mila posti di lavoro.

3 thoughts on “I nuovi esodati dopo la stretta sul Superbonus. Una bomba sociale

  1. Quindi ….?
    La colpa è di chi ha l’ha lanciata questa bomba (vedi anche il RdC senza controlli) o di chi sta provando in ogni modo a disinnescarla ?
    Ed è ovvio che in ogni modo ed in ogni soluzione attuata e percorsa ci sarà un gran numero di danneggiati.

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