Ghali: “Deluso dal silenzio di fronte al genocidio in Palestina”

Mi sono circondato per anni di persone che non mi immaginavo sarebbero rimaste in silenzio di fronte al genocidio in Palestina. Avete più soldi ora? Avete più like e follower? Avete più richieste di collaborazioni? Siete più cool e alla moda? Siete più liberi ora? Non credo, vi vedo fermi come prima, ma con le maschere cadute, a penzoloni”.

Questo l’attacco del rapper Ghali, che ieri con un post su Instagram, pubblicato in occasione dell’inizio del Ramadam, è tornato a parlare di quanto sta avvenendo in Medio Oriente. Dal palco di Sanremo l’artista aveva definito quanto sta accadendo ungenocidio perpetrato da Israele ai danni della popolazione civile palestinese: una presa di posizione che aveva generato molte reazioni, tanto da parte del governo di Tel Aviv che di quello di Roma.

“Nell’ultimo mese ho ricevuto migliaia di messaggi di supporto da persone che nel loro piccolo in questo Paese hanno il coraggio di parlare”, ha scritto Ghali sui propri social. “Vedo insegnanti e bambini nelle scuole italiane finalmente parlare di quello che sta succedendo. Persone di pensiero politico completamente opposto, ma uniti da questa causa. Da voi ho imparato molto e per questo ci tengo a ringraziarvi”, ha aggiunto. “Usare la nostra voce per dire qualcosa contro lo sterminio di civili, compresi i bambini, in Palestina o per condividere le informazioni documentate da tutti i giornalisti che rischiano la vita e che l’hanno persa per mostrare al mondo questo massacro, è l’unica cosa che possiamo fare in questo momento”.

Il mese di Ramadan sta arrivando ed è il momento giusto per vivere la gratitudine che ho per Dio, per tutta la gente che in questo Paese ha mostrato di saper stare dalla parte giusta e grazie alla quale non mi sono sentito solo”, ha scritto ancora sui social. Rivolgendo un monito ai suoi follower: “Non abbiate paura di essere voi stessi e della verità, non preoccupatevi del giudizio degli altri. Siate quello che siete perché è il dono più prezioso che vi è stato dato. Il momento in cui non vi sentite parte della massa è il momento più importante per la vostra evoluzione. Non fidatevi di chi vi dice che non siete abbastanza, che non siete cool, che non potete dire quello che pensate perché rischiate di perderci. Alla fine, non si perde mai ad essere sé stessi e si risparmia solo tempo verso il grande passo”.

8 thoughts on “Ghali: “Deluso dal silenzio di fronte al genocidio in Palestina”

  1. Ormai con la scusa del loro passato si sentono autorizzati a comportarsi peggio dei loro aguzzini di allora! Altro che 2 stati 2 popoli… 30000 civili morti e state ancora a parlare di cosa fare? Sanzioni pesanti e stop a rifornimenti di armi per i terroristi israeliani!

    1. Ci dimentichiamo sempre il motivo , se non ci fosse stato il 7/10 ora non saremmo qui a disperarci per i 30000 morti .Ricordo che i morti ebrei di allora sono stati 6000000 per cui paragonarli ai nazisti non mi sembra il caso

  2. Vitale o sei ebreo o sei tonto. Il 7/10 è stata la scusante per i criminali israeliti per liberarsi dei poveri palestinesi inermi. È un genocidio, più di 30000 morti più i 750000 feriti rapportati a 2 milioni di palestinesi . Ma per gli israeliani a quanto pare è normale tutto ciò. Fanno schifo. Non sono esseri umani. Sono loro stessi più razzisti dei nazisti.

    1. Ne l’uno ne altro e la scusa del complotto dove si arriva a pensare che il massacro commesso da Hamas sia stato voluto dal governo israeliano e una pura Idiozia .Se volessero veramente la fine delle ostilità ,basterebbe liberare gli ostaggi ancora in mano ad Hamas

  3. Per Vitale da risposta sopra.
    Se sei in buona fede allora ignori che :
    1- il muro sfondato da Hamas il 7/10 è da sempre dotato di sensori di prossimità, con allarmi che suonano all’uopo presso centri di guardia gestiti da truppe IDF specialmente addestrate per la difesa del muro stesso
    2- proprio quel giorno , il 7/10, quelle truppe speciali erano state allontanate dalla zona di controllo, lasciando il muro incustodito e senza difese.
    Informati. Io non sono un complottista. Ma sempre sarò contro abusi e a favore degli oppressi.

  4. Inoltre l,addestramento necessario a effettuare l’attacco del 7/10 richiede lunghi mesi e vaste aree a terra. E qualunque zona del pianeta è sotto il controllo satellitare USA e non solo. Specie poi le aree del medio oriente.
    Credere che USA , GB etc e Israele non fossero a conoscenza di qualcosa è mera idiozia.
    Inoltre è noto ormai che i servizi egiziani informarono Israele di un attacco pericoloso a breve termine.
    Nonostante ciò, le truppe a difesa del muro proprio quel giorno furono allontanate ……
    Allora??
    Da sempre scopo primario di Netanyahu è prendersi Cisgiordania e Gaza e liberarsi dei Palestinesi. Mai il criminale nazista Netanyahu ha voluto due Stati e due popoli. E lo ha detto.

  5. Da sempre scopo primario di Netanyahu è prendersi Cisgiordania e Gaza e liberarsi dei Palestinesi. Mai il criminale nazista Netanyahu ha voluto due Stati e due popoli. E lo ha detto.

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