Cosa sappiamo della ‘strage degli aiuti’ a Gaza

Nella notte tra mercoledì e giovedì più di cento civili palestinesi sono stati uccisi e oltre settecento sono rimasti feriti nella città di Gaza, la più grande della Striscia di Gaza, mentre aspettavano di ricevere cibo da alcuni camion umanitari, che attendevano da settimane.

Lastrage degli aiutiha profondamente turbato la comunità internazionale, in quanto certifica, qualora ce ne fosse ulteriormente bisogno, la situazione insostenibile a cui è costretta la popolazione civile palestinese. Ancora una volta, però, le versioni su quanto sia accaduto sono discordanti: le forze di sicurezza israeliane negano ogni responsabilità, mentre Hamas accusa Israele dell’accaduto.

Ma cosa sappiamo della ‘strage degli aiuti’?

Gli incresciosi fatti sono avvenuti di notte, alle 4:30 locali, le 3:30 italiane, pertanto era ancora buio. L’unico video disponibile della strage avvenuta a nord di Gaza è stato fornito dall’esercito israeliano. Si tratta di riprese aeree, registrate con telecamere a infrarossi da un drone, non particolarmente dettagliate, che però mostrano alcuni momenti prima e dopo la strage, quando moltissime persone, che dalle immagini appaiono come piccole macchie di colore nero, prima si assiepano intorno ai camion e poi iniziano a scappare.

La difficoltà di effettuare un fact checking su quanto sia avvenuto sta proprio nella carenza di immagini e nella mancanza di immagini girate dal basso, da terra, tali da permettere una migliore comprensione di quanto avvenuto, da poter capire cosa ha realmente causato i movimenti delle persone.

Sulla vicenda, Israele ha fornito una versione ufficiale, dopo una lunga serie di precedenti versioni ufficiali. Le prime dichiarazioni da Tel Aviv su quanto avvenuto sono arrivate solamente sette ore dopo la strage, in un tweet in cui Forze di Difesa israeliane parlavano solo di feriti. In un primo momento, infatti, l’esercito di Israele ha riferito che i palestinesi si sarebbero calpestati a vicenda per la ressa, venendo poi investiti dai camion per la calca. Poco dopo è arrivata una versione diversa, secondo cui i soldati avevano sparato dei colpi, ma in alto e alle gambe dei civili, senza uccidere nessuno. In seguito, un’ulteriore versione ha smentito la smentita: le forze israeliane non avrebbero avuto alcun coinvolgimento nella strage, derubricata a sfortunato incidente”. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è trincerato dietro un silenzio quasi assordante.

Dopo ben tre ricostruzioni, una diversa dall’altra, il portavoce delle Forze di Difesa israeliane Daniel Hagari ha fornito una quarta, e ultima, versione ufficiale, in una conferenza stampa a Tel Aviv. “L’esercito non ha sparato contro le persone che cercavano di prendere gli aiutiné dall’alto né da terra”, ha dichiarato il portavoce. Secondo Hagari, mentre i generi di prima necessità venivano distribuiti, migliaia di civili palestinesi hanno preso d’assalto i camion e in quel momento si sarebbe consumata la strage. Stando alla versione ufficiale di Israele, le persone sarebbero morte a causa della calca e dello speronamento involontario dei convogli umanitari che cercavano di fuggire, mentre “i nostri carri armati erano lì per proteggere il corridoio umanitario per il convoglio di aiuti” e “i nostri droni erano presenti per fornire alle nostre forze un’immagine chiara dall’alto”.

Hamas ha accusato Israele di aver aperto il fuoco sulla folla. “L’atroce massacro deliberato fa parte della guerra genocida portata avanti dal governo occupante contro il nostro popolo”, è stata la dichiarazione ufficiale. Quando accaduto rischia di far saltare i negoziati in corso in Qatar per uno scambio tra ostaggi catturati il 7 ottobre e detenuti palestinesi nelle prigioni ebraiche.

Uno dei pochi media presenti nella Striscia di Gaza, e che può lavorare in modo indipendente, seppur con non pochi rischi, ‘Al Jazeera’, ha raccolto una serie di testimonianze di chi si trovava sul posto al momento della strage. E in molti hanno accusato i soldati israeliani di aver sparato indiscriminatamente sulla folla. Alcuni hanno addirittura parlato di un attacco aereo compiuto in contemporanea. All’emittente, il direttore degli infermieri dell’ospedale Shifa di Gaza, Jadallah al Shafei, ha riferito che la maggior parte dei morti e dei feriti ha ferite da armi da fuoco e schegge nella testa e nella parte superiore del corpo”. Diverse persone hanno spiegato al giornalista Ismail al-Ghoul che alcuni carri armati israeliani avrebbero investito i civili dopo aver aperto il fuoco sulla folla; inoltre, i tank sarebbero passati sui corpi dei civili morti, ferendo decine di persone.

Intervistato dall’agenzia stampa internazionale ‘Associated Press’, uno dei sopravvissuti alla strage, Kamel Abu Nahel, ha spiegato che si era recato nel luogo della strage perché aveva saputo dell’arrivo degli aiuti. Una volta lì, ha visto i militari israeliani sparare contro la folla fino a disperderla. In seguito, i civili sono tornati verso i camion, e le forze di Tel Aviv avrebbero sparato di nuovo. Anche Nahel è stato ferito: “Hanno sparato a me e all’autista del camion che se n’era andato e mi è passato sulla gamba. Ho perso i nervi. Se vuoi portarci aiuto in questo modo, allora potresti anche non portare niente”, ha detto. Aggiungendo: “Siamo andati a prendere la farina per i bambini. Sono due mesi che mangiamo mangimi per animali e anche quello è finito. Cosa dobbiamo fare? Dove dobbiamo andare?”.

In un’intervista all’‘Associated Press’, il direttore ad interim dell’ospedale di Al-Awda, Mohammed Salha, ha spiegato che più dell’80% delle ferite delle 176 persone ricoverate nella struttura aveva ferite da armi da fuoco, mentre solo in 34 avevano ferite compatibili con quelle provocate da una calca. Salha ha poi aggiunto che non ha potuto stabilire le cause di morte, in quanto i corpi sono stati portati altrove per un computo ufficiale.

Bisogna dare totale sostegno ai nostri eroici combattenti che operano a Gaza, che hanno agito in modo eccellente contro una folla di Gaza che ha cercato di far loro del male. Oggi è stato dimostrato che il trasferimento di aiuti umanitari a Gaza non solo è una follia, mentre i nostri rapiti sono tenuti nella Striscia in condizioni al di sotto degli standard, ma mette anche in pericolo i soldati dell’IDF. Questo è un altro chiaro motivo per cui dobbiamo fermare il trasferimento di questi aiuti, che si tratta infatti di aiuti per danneggiare i soldati dell’IDF e di ossigeno per Hamas”, aveva dichiarato il ministro della Sicurezza Nazionale di Israele, Itamar Ben-Gvir.

Ci sono versioni contrastanti, stiamo verificando”, ha detto il presidente statunitense Joe Biden, commentando l’accaduto, dicendosi “sicuro” che quando accaduto complicherà i negoziati. Il segretario dell’Onu Antonio Guterres ha condannatol’incidente di giovedì a Gaza in cui, secondo quanto riferito, più di cento persone sono state uccise o ferite mentre cercavano aiuti salvavita. I civili disperati hanno bisogni di aiuto urgente, compresi quelli del nord dove le Nazioni Unite non sono state in grado di arrivare per più di una settimana”. Durissima la reazione dell’Unione europea, che ha sboccato i fondi per l’Unrwa, mentre il portavoce della Politica estera comunitaria, Josep Borrell, ha parlato di unacarneficina totalmente inaccettabile”, aggiungendo: “Sono inorridito dalla notizia dell’ennesima carneficina tra i civili a Gaza alla disperata ricerca di aiuti umanitari. Queste morti sono totalmente inaccettabili. Privare le persone degli aiuti alimentari costituisce una grave violazione del diritto internazionale umanitario. Deve essere garantito il libero accesso umanitario a Gaza”.

Alle Nazioni Unite è stata chiesta un’indagine indipendente sulla morte civili palestinesi. Un’ipotesi a cui Israele si oppone fermamente. Al Consiglio di sicurezza dell’Onu gli Stati Uniti hanno posto il veto a una dichiarazione di condanna della strage, in quanto “i fatti devono ancora essere chiariti”; ferma invece la condanna di Cina e Francia, oltre che del segretario Guterres.

1 thought on “Cosa sappiamo della ‘strage degli aiuti’ a Gaza

  1. Tutte scuse per non intervenire contro i terroristi israeliani, di facciata tutti condannano ma nessuno si muove e nessuno terroristi osano sempre più come stiamo assistendo!

Lascia un commento