Assalto a Capitol Hill, Trump andrà a processo. Niente immunità

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump non potrà avvalersi dello scudo dell’immunità presidenziale nel processo per l’assalto di Capitol Hill, tentativo di eversione perpetrato da alcuni sostenitori trumpiani il 6 gennaio 2021, in cui morirono 5 persone, che vede l’ex inquilino della Casa Bianca imputato per aver cercato di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020 e l’ordine democratico statunitense.

“Nell’ambito di quest’inchiesta penale, l’ex presidente Trump è diventato il cittadino Trump”, ha sentenziato quest’oggi all’unanimità la Corte d’Appello del Distretto di Columbia, respingendo la tesi difensiva dell’ex presidente. Il quale potrà avvalersi di “tutte le difese di qualsiasi altro imputato, mentre qualsivoglia immunità che lo abbia protetto durante il suo mandato da presidente non lo protegge più da queste accuse”. Nel verdetto, si legge ancora, i giudici hanno ritenuto di non poter accettare il principio secondo cui “l’incarico di presidenza ponga chi l’ha ricoperto al di sopra della legge per tutto il tempo seguente”. È stata respinta la tesi della difesa secondo cui le azioni di Trump erano parte dei suoi “doveri ufficiali come presidente” e dunque protetti dall’immunità.

Il verdetto della Corte d’Appello federale rappresenta un durissimo colpo per Trump. Ancorchè non sia l’unico a carico dell’ex presidente, incriminato per cospirazione e frode e per aver cercato di sovvertire l’esito elettorale nello Stato della Georgia, sotto accusa per frode e per la fuga di carte segrete ritrovate nella sua residenza di Mar-a-Lago in Florida, nonché condannato per abuso sessuale e diffamazione, il processo per i fatti di Capitol Hill è indubbiamente il più grave. Infatti, mai un ex presidente è stato processato per aver tentato di sovvertire l’ordine costituzionale del Paese. Trump ha però ancora un asso nella manica, il ricorso alla Corte Suprema, infarcita di giudici amici e ultraconservatori durante il proprio mandato presidenziale. Forse l’unica ancora di salvezza per evitare il processo e presentarsi nuovamente alle elezioni.