Scontro totale tra Stati Uniti e Israele sul futuro di Gaza

Continua a salire la tensione tra Washington e Tel Aviv, sempre più distanti sia sui metodi adottati da Israele nell’ambito del conflitto contro Hamas, sia, e forse ancor di più, su quello che sarà il futuro nella Striscia di Gaza.

Ieri il presidente statunitense Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno avuto un colloquio telefonico. Nel corso della chiamata, il numero uno di Tel Aviv ha rimarcato: “Non accetterò compromessi. Israele dovrà mantenere il controllo della sicurezza sul territorio a ovest del Giordano e questo contraddice le richieste di sovranità palestinese”. La presa di posizione di Netanyahu è arrivata dopo che da parte degli Stati Uniti è giunta una proposta per il futuro di Gaza, che prevede la costruzione di uno Stato palestinese demilitarizzato. Nel corso dei mesi, la ‘soluzione dei due Stati’ è stata più volte caldeggiata da Biden come la via da seguire per la risoluzione della crisi.

In particolare, secondo ‘Repubblica’, il piano su cui Washington ha lavorato, con il benestare di Paesi arabi, Unione Europea e Nazioni Uniti, prevederebbe un cessate il fuoco immediato, la liberazione degli ostaggi, la normalizzazione delle relazioni tra Israele e sauditi, l’isolamento dell’Iran, per arrivare, in ultimo, alla creazione di uno Stato palestinese demilitarizzato, ovviamente senza Hamas, con la guida dell’Autorità di Ramallah. Al momento, tuttavia, Netanyahu ha chiuso a questa opzione. Condizionato anche dalle spinte provenienti dal suo governo, con il leader dell’estrema destra israeliana Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze, sugli scudi e totalmente contrario a qualunque concessione al popolo palestinese. Nel frattempo, in Israele continuano le manifestazioni di cittadini contrari al proseguimento della strategia di Tel Aviv: alcuni parenti degli ostaggi hanno manifestato davanti alla villa di Netanyahu a Cesarea, chiedendo le dimissioni del governo, lo scioglimento della Knesset e nuove elezioni.

Il rifiuto della soluzione dei due Stati per israeliani e palestinesi e il rifiuto del diritto ad uno Stato per il popolo palestinese sono inaccettabili”. Questa la netta presa di posizione del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che durante un discorso a Kampala, in Uganda, ha criticato la presa di posizione di Netanyahu. “Dopo gli abominevoli attacchi di Hamas del 7 ottobre, la distruzione totale di Gaza e il numero di vittime civili causate dall’esercito israeliano in periodo così ristretto di tempo non ha precedenti”, ha aggiunto, intervenendo alla conferenza dei Paesi non allineati. Secondo quanto denunciato dal direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, tre palestinesi su quattro a Gaza sono sfollati interni.

2 thoughts on “Scontro totale tra Stati Uniti e Israele sul futuro di Gaza

  1. Mentre fanno queste “manfrine” continuano di comune accordo le barbarie su Gaza .
    Una vera schifezza, soprattutto da parte di chi si crede salvatore dell’universo e depositario dei principi democratici 🤬

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