Lo schiaffo di Tajani al governo: “L’Italia dica sì al Mes”

Il governo italiano deve dire sì alla ratifica del Meccanismo Europeo di Stabilità, il Mes. Questa la presa di posizione, messa nero su bianco in un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’, del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, con il voto di ratifica previsto per il prossimo 14 dicembre.

Non sono contrario, va bene ratificarlo”, ha detto Tajani, secondo cui a margine dell’approvazione del Mes bisognerebbe mettere sul “piatto bisogna mettere anche altre cose”, come “l’unione bancaria e l’armonizzazione fiscale”, che però hanno tempo più lunghi. “Io sono europeista e, parlando da segretario di Forza Italia, dico che è giusta la ratifica, ma credo che al Meccanismo Salva Stati serva un sistema di controllo”. Il vicepremier ha poi detto che “l’importante per noi è che il nuovo patto dia rilevanza alla crescita e non solo alla stabilità”.

Con l’avvicinarsi delle elezioni europee, crescono i distinguo tra gli alleati di governo, in particolare tra Forza Italia e la Lega, con Matteo Salvini che sta virando sempre più a destra, tirando per la giacchetta gli alleati sulle alleanze in Europa. Nell’intervista, Tajani non ha perso l’occasione per replicare al leader leghista: “L’unico patto per battere i socialisti che ha funzionato è quello che ha portato alla mia elezione come presidente del Parlamento europeo, un’alleanza formata a popolari, liberali e conservatori”. Dunque, un’alleanza senza il gruppoIdentità e democraziadi cui la Lega fa parte. “Non c’è nessun veto su di loro, ci mancherebbe. La nostra diversità assoluta è con Marine Le Pen e l’Afd tedesca”, ha detto Tajani. Che ha concluso augurandosi “che tutti i partiti della maggioranza abbiano ottimi risultati. Forza Italia sta andando bene nei sondaggi. Il nostro obiettivo è conquistare voti non agli alleati, ma al primo partito italiano, l’astensione”.

3 thoughts on “Lo schiaffo di Tajani al governo: “L’Italia dica sì al Mes”

  1. Tajani è un ********. Serviva da cameriere al Cavalier Berlusconi, ora che è morto non sa che ruolo avere. Spara cazzate, cerca di avere visibilità, ma di fatto dirige un partito che è defunto assieme a Berlusconi .

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