Cop 28, nasce il Fondo per i paesi in via di sviluppo

Il primo giorno della COP28 a Dubai ha segnato un trionfo significativo per i paesi in via di sviluppo, con l’approvazione di un nuovo fondo per il “loss and damage”, mirato a sostenere i paesi più poveri e vulnerabili nell’affrontare gli impatti irreversibili dei disastri climatici. L’annuncio ha ricevuto una calorosa accoglienza, con una standing ovation da parte dei delegati.

Gli Emirati Arabi Uniti e la Germania hanno annunciato ciascuno un contributo di 100 milioni di dollari al fondo, segnando un passo significativo per affrontare i crescenti costi legati a eventi climatici estremi e disastri di lenta insorgenza, come l’innalzamento del livello del mare, l’acidificazione degli oceani e il disgelo dei ghiacciai.

La ministra dello sviluppo della Germania, Svenja Schulze, ha evidenziato il ruolo guida congiunto di Germania e UAE, invitando altri paesi ad unirsi al nuovo fondo. Il finanziamento iniziale si avvicina a 429 milioni di dollari, con l’UE che contribuirà con 225 milioni, di cui 100 milioni dalla Germania. Altri contributi significativi provengono dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e dal Giappone.

Nonostante il successo iniziale, sorgono preoccupazioni sulla sostenibilità a lungo termine del fondo, poiché la risoluzione sul “loss and damage” mancano di alcune specifiche tecniche. Gli attivisti per la giustizia climatica sollevano dubbi sulla capacità del fondo di affrontare efficacemente le sfide future.

La presidenza degli Emirati Arabi Uniti potrebbe vedere questo risultato come un importante successo, specialmente considerando le controversie legate ai loro piani di espansione nell’industria petrolifera. La compagnia petrolifera nazionale degli UAE, Adnoc, ha registrato profitti notevoli, generando 802 milioni di dollari in utili netti l’anno precedente, un aumento del 33% rispetto al 2021.

Simon Stiell, segretario esecutivo della UNFCCC, ha esortato i negoziatori a utilizzare questo successo come impulso per risultati ambiziosi. Tuttavia, Ghiwa Nakat di Greenpeace Mena ha enfatizzato che la COP28 dovrebbe essere un evento storico solo se si raggiunge un accordo di consenso sul graduale abbandono dei combustibili fossili, oltre a sollecitare i paesi sviluppati a contribuire in modo significativo al nuovo fondo.

Lascia un commento